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Un caso in odor di riciclaggio crea sconcerto in Madagascar

L'ex premier malgascio Andrianarivo (secondo dalla sinistra) si vedrà restituire 2,8 milioni di franchi AFP

Una banca svizzera restituirà 2,8 milioni di franchi all'ex primo ministro del Madagascar Andrianarivo. Berna ha sospeso un procedimento a suo carico per riciclaggio di denaro.

Le autorità malgasce si dicono scioccate e vogliono recuperare i soldi.

Il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha deciso di sospendere il procedimento per riciclaggio di denaro aperto nei confronti dell’ex primo ministro del Madagascar, Tantely Andrianarivo, attualmente in esilio in Francia.

L’ex premier si vedrà così restituire 2,8 milioni di franchi bloccati su un conto di una banca svizzera.

“Nessuna prova solida”

L’incaricato d’affari all’ambasciata svizzera della capitale malgascia Antananarivo, Benoît Girardin, ha indicato che l’MPC ha sospeso il procedimento non essendo riuscito a trovare “la prova formale, solida, inconfutabile dell’origine di questi fondi”.

L’ex primo ministro dovrà tuttavia pagare le spese procedurali, ha precisato Girardin.

Il diplomatico svizzero ha avuto mercoledì sera colloqui con il ministro degli esteri Marcel Ranjeva Razanakombana e quello della giustizia Lala Henriette Ratsiharovala, in cui ha loro comunicato la decisione della Procura federale.

Ieri, in una conferenza stampa, il ministro delle finanze Andriamparany Radavidson ha dichiarato che il suo governo ha deciso di “reagire e protestare”. Il presidente Marc Ravalomanana avrebbe dovuto incontrare venerdì l’incaricato d’affari svizzero, ma ha annullato l’appuntamento.

“Sono rimasti delusi e scioccati”, ha confermato Girardin: il governo di Antananarivo vuole sapere se può recuperare i soldi.

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Inchiesta aperta nel 2003

“Ci eravamo preparati a uno scenario simile a quello della Nigeria” e della restituzione dei fondi dell’ex dittatore Sani Abacha se i sospetti si fossero confermati, ha aggiunto Girardin.

L’MPC aveva aperto un’inchiesta nel 2003 in seguito ad informazioni di una banca svizzera su possibili transazioni illecite su un conto.

Berna aveva chiesto assistenza giudiziaria ad Antananarivo, che l’aveva accordata. Altre rogatorie erano state inviate a Francia e Gran Bretagna.

Secondo Girardin, la collaborazione giudiziaria ha funzionato bene e la giustizia svizzera ha fatto un “lavoro enorme”.

Colpevole di appropriazione indebita

Tantely Andrianarivo, ultimo primo ministro dell’ex presidente Didier Ratsiraka dal luglio 1998 al maggio 2002, era stato condannato il 24 dicembre 2003 a 12 anni di lavori forzati dai giudici del suo Paese, che lo avevano riconosciuto colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici e di ricettazione.

L’imputato aveva allora commentato la sentenza definendola una “rivincita politica”. Nel gennaio 2004 il presidente Marc Ravalomanana aveva autorizzato Andrianarivo, che era ricoverato in ospedale, a farsi curare all’estero.

swissinfo e agenzie

Negli ultimi anni, in Svizzera un caso di riciclaggio di denaro ha fatto molto discutere, quello che ha coinvolto l’ex dittatore nigeriano Sani Abacha.

Tra il 1993 ed il 1998, Abacha aveva approfittato del suo potere per versare suoi propri conti circa 2,2 miliardi di dollari (2,8 miliardi di franchi) di fondi pubblici.

Abacha piazzò una parte del capitale, circa 700 milioni di dollari, nelle banche svizzere. Nel 1999, poco dopo la morte del dittatore, questi soldi furono congelati.

Nel dicembre 2003, la Svizzera ha restituito allo Stato nigeriano una prima fetta di 200 milioni.

Nel febbraio 2005, il Tribunale federale ha deciso la restituzione di ulteriori 458 milioni.

In settembre la Banca mondiale ha confermato il versamento di 290 milioni. Ad inizio novembre, è stata sbloccata l’ultima tranche di 170 milioni.

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