Afghanistan: strage Kunduz; Germania si assume responsabilità
(Keystone-ATS) BERLINO – La Germania si assume la “responsabilità” delle conseguenze dell’attacco Nato del 4 settembre a Kunduz, nel nord dell’Afghanistan. Lo ha detto oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro pachistano Yusuf Reza Gilani.
La cancelliera ha inoltre sottolineato che “tutto deve essere chiarito in modo esaustivo”, riferendosi alle accuse del tabloid “Bild”, che hanno già portato alle dimissioni del capo di stato maggiore dell’esercito Wolfgang Schneiderhan, del sottosegretario alla difesa Peter Wichert e del ministro del lavoro – già ministro della difesa – Franz Josef Jung (Cdu).
Secondo il giornale, i vertici militari e l’allora ministro della difesa hanno tenuto nascosti alcuni documenti e video “top secret” che dimostravano fin dall’inizio l’esistenza di vittime civili, mentre nei giorni successivi al raid aereo il ministro ha sostenuto pubblicamente che l’attacco aveva coinvolto solo terroristi talebani.
“Per me – ha detto la Merkel -, è molto importante che noi ci assumiamo la responsabilità di ciò che è successo in seguito alle nostre azioni”. Fino a 142 persone, tra cui decine di civili, sono morte nell’attacco, che è stato ordinato da un ufficiale tedesco. Secondo un articolo pubblicato oggi dal “Bild”, finora il governo tedesco non ha risarcito le vittime civili della strage.
Il ministro della difesa tedesco, Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu), ha ordinato un riesame approfondito del raid alla luce dei nuovi documenti emersi in questi giorni. Dopo l’esame di tutte le informazioni disponibili, ha concluso la Merkel, il governo “trarrà le giuste conclusioni se non dovessero essere state osservate tutte le regole”.