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Alain Berset difende legge Covid per un virus “imprevedibile”

Il presidente della Confederazione Alain Berset KEYSTONE/PETER KLAUNZER sda-ats

(Keystone-ATS) Alain Berset chiede l’estensione della legge Covid-19, sottoposta a referendum per la terza volta il 18 giugno. Di fronte a un virus che rimane “imprevedibile”, le autorità vogliono la possibilità di adottare misure collaudate, senza ricorrere al diritto di urgenza.

Il coronavirus continua a circolare tra la popolazione e non si può escludere una nuova variante pericolosa, ha dichiarato oggi il ministro della sanità davanti ai media a Berna. Gli strumenti devono essere attuati con effetto immediato, se necessario, per proteggere le persone vulnerabili ed evitare di sovraccaricare il sistema sanitario.

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La proroga delle disposizioni consente di continuare a importare e utilizzare i farmaci contro il Covid-19, anche se non ancora omologati in Svizzera, ha ricordato a nome del Consiglio federale. Dal settembre 2020, diversi nuovi medicamenti sono stati utilizzati per trattare persone con un rischio accresciuto di sviluppare una forma grave della malattia.

La Confederazione inoltre può obbligare i datori di lavoro a consentire il telelavoro alle persone vulnerabili. In caso di chiusura delle frontiere, la legge consentirebbe ai frontalieri di continuare a entrare in Svizzera, ha detto Berset, precisando che 34’000 di essi lavorano in ospedali e case di cura.

La legge Covid-19 è stata nuovamente modificata lo scorso dicembre. La sua scadenza era prevista per il 31 dicembre 2022, ma il Parlamento ha prorogato alcune disposizioni fino alla fine di giugno 2024 per avere una base legale in caso di una nuova ondata.

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