
BE: Bienne, pene con condizionale per truffa ad Assistenza
(Keystone-ATS) Due coniugi macedoni sono stati condannati oggi dal tribunale regionale di Bienne a pene detentive con la condizionale per aver truffato l’Assistenza sociale della città bernese per una somma di quasi 250 mila franchi.
Al marito 56enne sono stati inflitti 18 mesi, alla moglie 53enne 15 mesi. Il pubblico ministero aveva chiesto rispettivamente 21 e 18 mesi. Dal 2013, quando l’imbroglio è stato scoperto, la coppia sta restituendo a rate mensili di 500 franchi il maltolto, il che le è valso una leggera riduzione della pena chiesta dall’accusa. Il tribunale ha tuttavia ritenuto provato il reato di truffa per mestiere.
Secondo l’atto d’accusa, nel 2005 e durante il periodo 2008-2012, l’Assistenza sociale di Bienne ha versato alla coppia con tre bambini complessivi 244’000 franchi in aiuti, pari a 4100 franchi al mese in media. Questi soldi si aggiungevano al salario non dichiarato ai servizi sociali che l’uomo riceveva per lavori temporanei (per una somma totale di 280 mila franchi).
La Città di Bienne, presente al dibattimento quale parte lesa, ha fatto valere un danno per l’erario, compresi gli interessi, di 295 mila franchi.
Al processo la difesa ha chiesto l’assoluzione tentando di far ricadere buona parte della responsabilità sui servizi sociali di Bienne, nei quali ci sarebbe stata a suo avviso una “situazione caotica”. La coppia non avrebbe capito che anche i lavori temporanei del marito andavano annunciati all’Assistenza. I redditi ottenuti sarebbero invece stati regolarmente dichiarati al fisco e anche all’Ufficio regionale di collocamento. È inconcepibile – ha affermato la legale dell’uomo – che i servizi sociali non abbiano mai richiesto una dichiarazione fiscale.