Borghesi chiedono misure contro estremisti a manifestazioni
Divieto di oggetti pirotecnici, pene detentive e riconoscimento facciale: dopo la manifestazione per Gaza a Berna degenerata in atti di violenza, parlamentari dei partiti borghesi chiedono misure nazionali "contro l'estremismo violento".
(Keystone-ATS) Un gruppo di lavoro ha presentato oggi un pacchetto di misure.
Fra le altre cose, andrebbe vietata la presenza di oggetti pirotecnici o puntatori laser alle manifestazioni, si legge in un comunicato odierno di Alleanza sicurezza Svizzera, associazione composta di consiglieri nazionali e agli Stati di Centro, PLR e UDC.
Altre proposte comprendono un monitoraggio mirato e attivo di eventuali incitamenti alla violenza. Non bisognerebbe poi esitare a utilizzare l’aiuto dell’intelligenza artificiale per il riconoscimento facciale.
Chi agisce in modo violento contro la polizia, sempre secondo l’alleanza, dovrebbe poi essere punito con una pena detentiva di almeno un anno. Inoltre, le persone sottoposte a controlli durante una manifestazione dovrebbero poter essere arrestate in via provvisoria fino a 48 ore e saranno tenute a risarcire i danni materiali causati.
Proteggere la popolazione
Lo scopo finale è quello di migliorare la protezione di forze dell’ordine e popolazione, togliendo al tempo stesso l’anonimato dei facinorosi, ha detto in conferenza stampa a Berna il consigliere nazionale del Centro Reto Nause.
Al momento non è ancora chiaro sotto che forma l’alleanza porterà le sue proposte al parlamento federale. Gli argomenti presentati oggi vanno presi come una bozza, poiché nei prossimi giorni verranno portate avanti le discussioni. Ma: “Non aspetteremo di certo mezzo anno”, ha sottolineato Nause.
Come accennato, il gruppo di lavoro è stato creato dopo i gravi fatti di violenza che hanno accompagnato la dimostrazione pro Palestina di Berna dell’11 ottobre scorso. I danni nel centro storico della città si calcolano in milioni di franchi.