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Borsa svizzera: chiude in lieve rialzo, SMI +0,15%

Keystone-SDA

La borsa svizzera archivia con una seduta chiusa in lieve rialzo una settimana tutto sommato moderatamente positiva, malgrado lo shock dei dazi americani: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'866,85 punti, in progressione dello 0,15% rispetto a ieri.

(Keystone-ATS) Alla luce dei dazi del 39% imposti alla Svizzera dagli Stati Uniti il listino elvetico ha mostrato una solidità che ha sorpreso taluni esperti. Va comunque ricordato che nell’SMI sono presenti aziende con un’elevata capitalizzazione di mercato, che sono solo marginalmente interessate dalle barriere doganali, poiché producono già sul territorio statunitense. Inoltre resta la speranza che Berna riesca a negoziare un’aliquota più bassa. Se invece le elevate tariffe dovessero rimanere in vigore a lungo anche il mercato azionario – stando agli specialisti – dovrà tenere conto in misura crescente dell’impatto negativo sull’economia elvetica.

In generale i corsi sono stati sostenuti a livello internazionale dalle speranze di passi concreti verso la fine della guerra in Ucraina, grazie all’imminente incontro fra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo americano Donald Trump. Gli investitori sono inoltre sempre più convinti che la Federal Reserve taglierà presto i tassi d’interesse: nuova liquidità potrebbe così confluire sul mercato. La settimana per l’SMI si chiude con una performance del +0,3%.

A livello di singoli titoli in difficoltà si è trovata Swiss Re (-3,20% a 149,70 franchi), sulla scia delle cifre pubblicate dal concorrente Munich Re. Scarso dinamismo è stato mostrato anche dagli altri due assicurativi, Swiss Life (-0,38% a 883,20 franchi) e Zurich (-0,66% a 574,00 franchi), mentre più tonici sono apparsi UBS (+1,46% a 31,94 franchi) e Partners Group (+1,11% a 1141,00 franchi).

In modo non del tutto unitario si sono mossi i valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (+0,94% a 53,78 franchi), Amrize (+1,35% a 38,36 franchi), Geberit (-0,22% a 643,00 franchi), Holcim (+0,89% a 68,10 franchi), Kühne+Nagel (+0,68% a 170,65 franchi) e Sika (+0,47% a 193,00 franchi).

Ha trainato il listino Novartis (+1,09% a 94,06 franchi), mentre Roche (-1,08% a 246,40 franchi) ha subito l’impatto di un cambiamento di raccomandazione di Morgan Stanley. Ha marciato sul posto il terzo peso massimo, Nestlé (+0,04% a 72,10 franchi).

Nel mercato allargato DocMorris (-5,33% a 8,08 franchi) ha sofferto per i problemi della prescrizione elettronica dei medicinali in Germania. Mobimo (-1,87% a 314,00 franchi) ha pubblicato i risultati semestrali.

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