Borsa svizzera chiude in calo, SMI -0,23%

(Keystone-ATS) Chiusura negativa per la Borsa svizzera: al termine di una seduta tutta in rosso l’indice principale SMI segna 12’043.35 punti (-0,23%), quello allargato SPI 15’488.73 punti (-0,21%).
Stando agli operatori sull’atmosfera sul mercato hanno pesato la rapida diffusione della variante Delta del coronavirus e il forte aumento dell’inflazione negli Stati Uniti. Di oggi la notizia che i prezzi alla produzione in giugno sono saliti dell’1% su maggio e del 7,3% su giugno 2020, un aumento maggiore delle attese degli analisti.
Sempre oggi il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha dichiarato che l’inflazione è salita e resterà “elevata” nei prossimi mesi e che i progressi dell’economia non sono ancora sufficienti per una riduzione degli acquisti di asset da parte della banca centrale americana.
Tra le blue chip hanno brillato Swatch (+2,81% a 325.90 franchi), all’indomani della pubblicazione dei risultati semestrali, e la concorrente Richemont (+1,92% a 114.15 franchi). In positivo anche Holcim (+0,56% a 53.92 franchi) e UBS (+0,15% a 13.79 franchi).
Sotto pressione invece soprattutto Lonza (-1,08% a 661.80 franchi), Alcon (-0,93% a 63.96 franchi), Partners Group (-0,86% a 1’437.50 franchi), Givaudan (-0,82% a 4’362.00 franchi), Credit Suisse (-0,79% a 9.046 franchi) nonché Swisscom (-0,99% a 537.60 franchi). Oggi il Tribunale amministrativo federale ha confermato, riducendola solo lievemente, la multa inflitta dalla Commissione della concorrenza al gigante blu per abuso di posizione dominante in una gara d’appalto della Posta.
Nel mercato allargato da segnalare che Bossard ha perso lo 0,87% a 284.00 franchi nonostante i migliori risultati semestrali della sua storia, lievemente maggiori delle attese degli analisti. Mentre Ascom, che ha ottenuto una commessa nei Paesi Bassi, ha ceduto l’1,55% a 15.22 franchi.