Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,53%
(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso oggi per la terza volta consecutiva in ribasso. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 10’383,38 punti, in flessione dello 0,53% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,35% a 12’870,97 punti.
Il mercato è rimasto a lungo incerto sull’indirizzo da adottare, ma si è poi accodato a Wall Street, che ha preso atto dell’aumento superiore al previsto delle domande di sussidio disoccupazione negli Stati Uniti.
A preoccupare gli investitori sono anche l’aumento delle tensioni fra Washington e Pechino, nonché la prospettica di una seconda ondata della pandemia. Vi sono però nel contempo anche speranze di un nuovo programma di aiuti negli Usa, sebbene su questo fronte non siano passate inosservate le ultime parole del segretario al tesoro americano Steven Mnuchin: il piano di stimoli a cui i repubblicani stanno lavorando non includerà un taglio delle tasse, ha detto.
Ancora una volta l’attenzione degli operatori era però rivolta anche ai numerosi dati aziendali pubblicati di questi tempi. In Svizzera sotto i riflettori si è trovata Roche (-3,13% a 328,10 franchi), che nel primo semestre ha sofferto in modo maggiore del previsto per il coronavirus. Male orientata si è presentata anche Novartis (-0,93% a 79,75 franchi), mentre è avanzato il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+1,68% a 111,28 franchi), grazie ai conti sorprendentemente buoni pubblicati dal concorrente Unilever; l’azione della società di Vevey (VD) si sta avvicinando ai suoi massimi di sempre, che risalgono all’anno scorso.
Ha informato sull’andamento degli affari anche Sika (+2,29% a 205,50 franchi): buone nuove sono giunte in particolare dai dati di giugno. Meno tonici sono apparsi altri valori assai sensibili alla congiuntura come ABB (+0,75% a 24,18 franchi), Adecco (-0,04% a 46,84 franchi), LafargeHolcim (+0,29% a 44,86 franchi) e Geberit (+0,04% a 509,20 franchi). Nel segmento del lusso Richemont (+0,20% a 59,88 franchi) si è fatta preferire a Swatch (-1,06% a 191,55 franchi).
Negativa si è rivelata la giornata per i bancari UBS (-2,60% a 11,23 franchi) e Credit Suisse (-2,02% a 9,88 franchi), su cui hanno probabilmente inciso i realizzi di guadagno, dopo i recenti rialzi. Fra gli assicurativi Swiss Re (-3,61% a 74,22 franchi) ha subito le conseguenze del bilancio intermedio (diffuso ieri sera) caratterizzato dai danni dovuti al Covid-19 e ha arrancato dietro a Swiss Life (-1,57% a 351,30 franchi) e Zurich (+0,03% a 350,10 franchi).
Non poco movimento è stato notato sul mercato mercato allargato. Hanno reagito alla pubblicazione dei risultati Cembra Money Bank (+5,59% a 101,00 franchi) e Leonteq (-14,67% a 40,15 franchi), mentre MCH Group (+3,12% a 16,50 franchi) ha annunciato una nuova fiera destinata a sostituire Baselworld.