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Borsa svizzera chiude negativa, SMI -0,53%

(Keystone-ATS) I timori per una prossima stretta monetaria della Fed e i dati congiunturali deludenti della zona euro hanno spinto al ribasso oggi i listini alla Borsa svizzera. L’indice SMI dei titoli guida ha perso lo 0,53% a 9408,27 punti.

Sul mercato allargato, l’SPI ha ceduto lo 0,54% a 9545,16 punti. Molti operatori hanno deciso di sbarazzarsi delle rispettive posizioni per approfittare dei rialzi delle ultime settimane.

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L’economia americana ha creato in luglio 215.000 posti di lavoro (di cui 210 mila nel solo settore privato), cifra inferiore alle attese degli analisti. Il tasso di disoccupazione è rimasto fermo al 5,3%. Con luglio è il terzo mese consecutivo che l’economia americana crea più di 200.000 posti di lavoro. Secondo gli analisti, questi dati rispecchiano un miglioramento del mercato del lavoro statunitense. Ciò significa che la Fed potrebbe alzare i tassi di interesse fra settembre e novembre.

In flessione i titoli bancari, con UBS in discesa del 2% a 22,05 franchi, Julius Bär dell’1,32% a 52,40 franchi e Credit Suisse dello 0,60% a 28,29 franchi. Tra gli assicurativi, Zurich è avanzata dell’1,37% a 288,20 franchi dopo il salasso di ieri dovuto a semestrali deludenti. Swiss Re ha terminato in calo dello 0,51% a 87,40 franchi.

In flessione anche i difensivi Roche (-1.07 a 276,40 franchi), Nestlé (-0,27% a 73,30 franchi) e Novartis (-0,60% a 100,10 franchi). Bene tra i ciclici ABB, cresciuta dello 0,80% a 20,20 franchi.

Transocean in recupero (+4,63% a 13,56 franchi) dopo i dati di ieri migliori delle previsioni degli analisti.

Sul mercato allargato, Interroll ha messo a segno un +5,65% a 636 franchi. La società di Sant’Antonino che opera a livello mondiale nel settore dell’automazione dei processi logistici e di lavorazione ha archiviato i conti del primo semestre con ricavi in crescita del 9,1% su un anno a 171,3 milioni di franchi. L’utile netto ha segnato un incremento di quasi l’80% a 12,8 milioni. Le nuove commesse sono balzate a 206,3 milioni, in crescita del 19,3% su un anno.

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