Borsa svizzera chiude poco sopra la parità, SMI +0,14%
(Keystone-ATS) È durata lo spazio di qualche ora l’euforia – contenuta – alla Borsa svizzera seguita all’asta di stamane dei titoli di Stato italiani.
A metà pomeriggio, le perdite di Wall Street hanno risospinto i listini verso la parità. Al termine delle contrattazioni, l’indice dei titoli ha guida SMI ha chiuso poco sopra la linea a 5895,25 punti (+0,14%). Poco mosso è risultato anche l’indice allargato SPI (+0,05% a 5304,90 punti).
Gli acquisti sui difensivi hanno sostenuto i listini: Nestlé ha guadagnato lo 0,75% a 53,60 franchi, Roche l’1,02% a 159,20 franchi e Novartis lo 0,19% a 53,45 franchi.
Ancora sotto pressione i bancari. Ubs ha ceduto l’1,34% a 11,07 franchi e il Credit Suisse l’1,80% a 21,78 franchi. L’autorità di sorveglianza per il commercio di titoli negli USA ha condannato la seconda banca elvetica al pagamento di una multa di 1,75 milioni di dollari per irregolarità nel settore delle vendite allo scoperto. Il CS si è detto soddisfatto di aver potuto raggiungere un accordo. In ottobre anche l’UBS era stata condannata per le stesse ragioni a una multa di 12 milioni di dollari. In controtendenza Julius Baer che ha terminato in progressione dell’1,43% a 36,98 franchi.
Tra gli assicurativi, ZFS ha ceduto lo 0,71% a 209,10 franchi e Swiss Re lo 0,29% a 47,37 franchi.
Sul mercato allargato, il titolo di Petroplus ha subito un’altra ondata di vendite chiudendo a 1,65 franchi, in flessione del 10,8% rispetto alla chiusura di ieri. Sulla sopravvivenza dell’azienda olandese con sede a Zugo regna incertezza dopo che ieri le banche hanno bloccato il rinnovo di una linea di credito di 1 miliardo di dollari.