
Camere: iniziativa 10 milioni, razzismo, lupo e tassa di transito

Penultimo giorno di sessione oggi alle Camere federali, col Consiglio nazionale che dedicherà l'intera giornata all'iniziativa dell'UDC "No a una Svizzera da 10 milioni", il cui esame è incominciato già lunedì pomeriggio.
(Keystone-ATS) Prima dei voti finali, dovranno ancora esprimersi un centinaio di deputati. Per questo, i dibattiti potrebbero prolungarsi ben oltre le 19.00.
A rischio rapporti con Ue
Nonostante tutto questo interesse, che potrebbe far pensare a un voto finale tiratissimo, il destino della proposta democentrista (come anche del controprogetto diretto – ossia a livello costituzionale – del Centro) è praticamente segnato: tranne l’UDC, tutti gli altri gruppi parlamentari sono contrari a un’iniziativa che, se accolta, rischia a loro avviso di mettere in serio pericolo i rapporti fra la Svizzera e l’Ue – la proposta democentrista contempla anche l’eventuale disdetta dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone se non è possibile limitare l’immigrazione dopo il 2050, n.d.r – isolando il nostro Paese in un frangente storico preoccupante per la sicurezza del Continente a causa della guerra in Ucraina.
Al controprogetto diretto del Centro si rimprovera di essere la fotocopia dell’iniziativa e che, per questo, non porta alcun valore aggiunto. Il Centro teme soprattutto il voto popolare, che potrebbe tenersi l’anno prossimo. Un “sì” alle urne sarebbe un disastro, secondo questo partito.
Siamo troppi, è il momento di agire
Per l’UDC, invece, è giunto il momento di prendere di petto i problemi generati dalla sostenuta immigrazione degli ultimi 25 anni. Abbiamo senz’altro bisogno di immigrazione, hanno affermato diversi esponenti democentristi lunedì, ma dev’essere di qualità e moderata per consentire alle infrastrutture di tenere il passo.
Invece i problemi sono sotto gli occhi di tutti: scarsità di alloggi, strade, trasporti pubblici e scuole intasate, pressione sui salari, per non parlare della criminalità importata e delle difficoltà di integrazione per questa massa crescente di stranieri. Tutto ciò richiederà sempre più case, ospedali, scuole, strade, energia, con buona pace degli ecologisti e dello sviluppo sostenibile da loro propugnato, hanno sostenuto diversi democentristi in aula.
Razzismo e lupo
Mentre il Nazionale sarà occupato con l’iniziativa UDC, il Consiglio degli Stati – che potrebbe anch’esso tenere una sessione pomeridiana – dovrà sbrigare una mole non indifferente di atti parlamentari. In particolare, nell’agenda dei lavori è inserita una mozione che chiede di assicurare il finanziamento di misure contro l’antisemitismo e il razzismo.
Come spesso accade non mancano atti parlamentari riguardanti la gestione del lupo. Con una sua mozione, la “senatrice” Esther Friedli (UDC/SG) vorrebbe consentire l’abbattimento di questo animale nelle bandite di caccia. Un’altra mozione simile è stata inoltrata da Pascal Broulis (PLR/VD).
Tassa di transito
Di sicuro interesse la mozione di Marco Chiesa (UDC/TI) che domanda al Consiglio federale di introdurre una tassa sul transito da confine a confine per gli automobilisti stranieri. Benché un simile balzello sia compatibile con gli accordi bilaterali conclusi con l’Ue, il governo non vede di buon occhio la proposta del democentrista ticinese poiché la ritiene poco o difficilmente applicabile. La tassazione proposta comporterebbe ad esempio la necessità di sorvegliare tutti i valichi di confine con il territorio elvetico, operazione molto impegnativa e costosa.
L’importo della tassa, secondo quanto chiesto da Chiesa, dovrebbe variare in funzione della densità del traffico, oltre che per fascia oraria e giorno della settimana. L’obiettivo è ridurre il sovraccarico della rete viaria nazionale dovuto ai veicoli in transito, in particolare lungo gli assi nord-sud.
Sostanze chimiche
Il plenum terrà anche un sessione straordinaria sui composti chimici PFAS, molto usati nell’industria e considerati dannosi per la salute tanto umana che animale.
Varie mozioni pretendono che venga applicata una tassa su simili sostanze o una dichiarazione obbligatoria della presenza di tali composti nei prodotti in vendita.