CN: “sì” a una promozione limitata delle reti di cure
(Keystone-ATS) La promozione delle reti di cure (“managed care”) si limiterà inizialmente a chiamare alla cassa i pazienti che desiderano scegliere liberamente il loro medico. Il Nazionale, con 111 voti contro 39, ha accettato oggi questo compromesso della conferenza di conciliazione. Il referendum è tuttavia programmato.
Il PS e qualche esponente dei Verdi e dell’UDC si sono opposti a questa soluzione della conferenza di conciliazione. Non si tratta di un compromesso, ha affermato Jacqueline Fehr (PS/ZH). A farne le spese – ha sottolineato – saranno soltanto gli assicurati. Dal canto loro, le casse malattia non saranno costrette ad agire per promuovere i modelli di “managed care”, dove i pazienti sono curati dall’inizio alla fine della terapia.
La revisione della legge sull’assicurazione malattia (LAMal) prevede che solo i pazienti che aderiscono a una rete continueranno ad assumere il 10% della fattura, una volta raggiunta la franchigia. I pazienti favorevoli alla libera scelta del medico subiranno un aumento di questa quota parte che salirà al 15%.
Per rendere la pillola meno amara, il contributi massimi da sborsare di tasca propria sono stati fissati a 500 franchi all’anno per gli assicurati legati a una rete e a 1’000 per gli altri. Attualmente, il limite è di 700 franchi per tutti. L’aumento della quota parte non interverrà comunque da un giorno all’altro. Prima di poter essere applicata, dovrà esserci un’offerta di reti.
Ove fosse il caso in certi cantoni, i nuovi tassi potranno essere imposti prima dei tre anni di transizione previsti dall’entrata in vigore della revisione della LAMal. Tuttavia, se entro tale termine non ci fosse un’offerta generale, il Consiglio federale potrà mantenere la partecipazione al 10%.