
Consiglio Nazionale: progetto di tasso IVA unico rinviato a governo
(Keystone-ATS) BERNA – L’idea di introdurre un tasso IVA unico del 6,5%, tanto cara a Hans-Rudolf Merz, non convince. Pur essendo entrato in materia, il Consiglio nazionale – con 106 voti contro 62 – ha deciso di rinviare il progetto al Consiglio federale.
La Camera del Popolo vuole che i generi alimentari, la ristorazione e il settore alberghiero beneficino di un tasso ridotto e che si prevedano eccezioni nei settori della sanità, dalla formazione, della cultura, dello sport e degli istituti di beneficenza.
Con il tasso unico il pane diventerebbe più caro e le Ferrari meno costose, la popolazione non capirebbe, ha detto Caspar Baader (UDC/BL), relatore della commissione. La sinistra, preoccupata per le possibili ripercussioni sui consumatori e i meno abbienti, aveva addirittura chiesto di non entrare nel merito, ma è stata sconfessata con 113 voti contro 58.
Solo i radicali hanno difeso il progetto. Dobbiamo ridurre a tutti i costi la burocrazia generata da tassi diversi di IVA ed avere il coraggio di stralciare tutte le eccezioni, ha detto Philipp Müller (PLR/AG). Ogni eccezione è un’ingiustizia e un onere in più per chi non ne beneficia.
Gli ha fatto eco la consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf: l’introduzione di aliquote ridotte non fa che aumentare il tasso “normale” e questo frena gli investimenti e i consumi. “Non è con i tassi IVA differenziati che si pratica una politica sociale”, ha aggiunto la nuova ministra delle finanze, ma i suoi argomenti non hanno fatto breccia.