Credit Suisse perde causa contro miliardario per oltre 600 milioni
Importante rovescio giudiziario per Credit Suisse (CS): la banca rilevata da UBS ha perso il ricorso in appello nella vertenza che la opponeva al miliardario ed ex primo ministro georgiano Bidzina Ivanishvili.
(Keystone-ATS) L’istituto aveva contestato davanti a un tribunale di Londra una sanzione per risarcimento danni di 607 milioni di dollari (quasi 500 milioni di franchi, al cambio attuale) inflitta dalla magistratura delle Bermuda.
I giudici hanno respinto all’unanimità il ricorso della grande banca, ad eccezione della data di inizio corretta per la valutazione del danno subito da Ivanishvili, secondo quanto comunicato dal Privy Council britannico, la corte suprema per i casi in molti territori britannici d’oltremare. L’importo andrà quindi ricalcolato. La prima condanna nelle Bermuda risale alla primavera del 2022 ed era stata confermata in secondo grado nell’estate del 2023. Da parte sua anche una corte di Singapore aveva imposto a CS di versare un ingente indennizzo all’imprenditore georgiano.
Oggi 69enne, Ivanishvili era stato pesantemente danneggiato da un consulente di CS, che a partire dal 2011 aveva causato perdite enormi ai suoi facoltosi clienti. L’uomo – un francese attivo a Ginevra – era stato licenziato con effetto immediato nel 2015 ed era poi stato condannato a cinque anni di reclusione dalla giustizia ginevrina per truffa per mestiere, gestione infedele e falsità in documenti. Si è poi tolto la vita nel luglio 2020 all’età di 57 anni. Il tribunale delle Bermuda aveva stabilito che Credit Suisse non aveva adottato misure adeguate per impedire la gestione fraudolenta del consulente.