CSt: più soldi alla cultura, in particolare per mobilità studenti
(Keystone-ATS) Un pacchetto di 966,5 milioni, più di quanto proposto dal Consiglio federale (934,5 milioni), da destinare alla cultura per il periodo 2021-2024. È quanto stabilito oggi dal Consiglio degli Stati, che ha deciso di attribuire maggiori fondi per gli scambi linguistici.
Non trattato oggi in aula, ma rinviato a dicembre, il capitolo riguardante le nuove disposizioni per le piattaforme di streaming e il loro contributo al cinema svizzero. Questo aspetto richiede ulteriori approfondimenti, come indicato dal presidente della camera, Hans Stöckli (PS/BE).
La settimana scorsa, la Camera del popolo aveva stabilito, esaminando il capitolo dedicato al sostegno per il cinema svizzero, che le piattaforme di streaming online come Netflix o Disney, e le emittenti televisive straniere con programmi o finestre pubblicitarie dirette in Svizzera, dovrebbero essere obbligate a investire l’1% del loro reddito lordo elvetico nella produzione di film svizzeri. Il Consiglio federale chiedeva di arrivare al 4%.
Non contestato oggi invece il credito proposto dall’esecutivo per il cinema, cui andrà la fetta più grande della torta, 209,1 milioni.
Giovani, lingue e musica
Come ricordato, il plenum ha deciso oggi, diversamente dal Consiglio federale, di attribuire più mezzi al settore delle lingue e della comprensione, portandolo a 80 milioni di franchi, di cui 10 in più per gli scambi tra regioni e 1,2 supplementari per la promozione del romancio. Il Nazionale aveva optato per innalzare il credito proposto dal governo di 1,2 milioni per il romancio portandolo a 70 milioni.
A convincere il plenum delle necessità di un maggior impegno finanziario della Confederazione sono state le “senatrici” Marina Carobbio (PS/TI) e Johanna Gapany (PLR/FR), spalleggiate da Stefan Engler (PPD/GR).
Questa iniezione supplementare, a loro parere, dovrebbe incoraggiare un maggior numero di allievi e apprendisti, ma anche docenti, a spostarsi negli altri Cantoni per immergersi in un’altra cultura e rafforzare così le proprie competenze linguistiche. Al momento, solo un “misero” 3% approfitta di una simile opportunità.
Per Marina Carobbio, un maggior impegno in quest’ambito è particolarmente importante per l’italiano, penalizzato dalla situazione attuale, anche perché poco offerto nelle scuole d’oltre San Gottardo.
L’invito di coloro che domandavano moderazione in ragione della crisi attuale dovuta alla pandemia, in particolare dall’UDC, è caduto nel vuoto.
Giovani e musica
Per quanto riguarda il resto del progetto, il plenum si è detto d’accordo nel consolidare il programma “Gioventù e musica”, che a detta del governo sta riscuotendo “grande successo”. In particolare saranno introdotti provvedimenti specifici per la promozione di talenti in collaborazione con Cantoni e organizzazioni. Per questo insieme si parla di oltre 25,3 milioni, di cui 8,4 aggiuntivi.
In merito agli aiuti finanziari alla cultura elargiti dall’Ufficio federale omonimo, il progetto governativo propone 145 milioni. Il plenum, diversamente dal governo, ha deciso di attribuire 800 mila franchi alla fondazione per la fotografia, stralciando gli 1,2 milioni supplementari a Memoriav – il centro di competenza per le questioni relative al patrimonio audiovisivo analogico o digitale – decisi dal Consiglio nazionale.
Museo nazionale e Pro Helvetia
Saranno inoltre proseguiti i modelli di cooperazione tra cultura ed economia nel campo della creazione e dell’innovazione. Il sostegno al design e ai media interattivi sarà sviluppato da Pro Helvetia con un budget di 180,4 milioni.
Tra le altre misure è previsto un incremento dei mezzi operativi a 134,5 milioni per consentire al Museo nazionale svizzero di continuare a offrire mostre di riferimento sulla storia elvetica.
Edifici
Il plenum ha in seguito deciso di stanziare altri 20 milioni per la cultura della costruzione, portando il totale 103,9 milioni. L’obiettivo è sviluppare le competenze in questo campo sia tra le autorità, che tra i proprietari di edifici, i progettisti, gli esecutori e il pubblico in generale.
Biblioteca nazionale
All’inizio delle discussioni, il plenum ha anche adottato alcune modifiche alla legge sulla Biblioteca nazionale. I “senatori” Olivier Français (PLR/VD) e Beat Rieder (PPD/VS) hanno approfittato dell’occasione per chiedere lumi al consigliere federale Alain Berset circa lo stato dell’edificio, da loro giudicato “catastrofico” e indegno di una biblioteca nazionale.
Il ministro della cultura ha spiegato che problemi insorti nel 2018 sulla tenuta statica dell’immobile, di sicuro pregio architettonico, sono all’origine dello spostamento di molti libri e spiegano l’aspetto attuale dell’edificio, che assomiglia in effetti di più a un cantiere che a un luogo di meditazione.
Pur non sbilanciandosi sui tempi per un ripristino, Berset ha detto che sono in elaborazione due studi sul futuro della struttura, ora instabile e quindi potenzialmente pericolosa.
Il dossier ritorna al Nazionale per le divergenze.