
Cuba-Usa hanno collaborato a spegnere incendio base Guantanamo

(Keystone-ATS) Un rogo di grandi dimensioni avvenuto la scorsa settimana avrebbe causato disordini nella base statunitense di Guantanamo a Cuba, costringendo le autorità dei due Paesi a realizzare un’operazione coordinata nonostante la controversia sull’installazione militare.
Lo riporta Cibercuba. La portavoce della base, Julie Ripley, ha confermato che l’incidente è avvenuto a metà della settimana scorsa e che Cuba ha inviato un elicottero e diversi membri della squadra antincendio della provincia di Guantanamo a bordo di diversi camion. Tutti hanno partecipato all’emergenza nel tentativo di spegnere l’incendio.
La cooperazione, ha affermato Ripley, fa parte degli accordi bilaterali stabiliti dai due Paesi per i casi di emergenza in cui è a rischio la vita del personale statunitense della base. La collaborazione in questi casi è uno dei pochi accordi sottoscritti da Cuba negli ultimi anni in merito a Guantanamo. Tanto Fidel Castro che Raúl dopo di lui hanno sempre considerato illegale la base americana.
L’incendio si è verificato in una sezione disabitata della base, tuttavia è stato comunque necessario evacuare 300 persone. La base ha una popolazione di 5500 persone. L’incidente ha causato l’esplosione di diverse miniere nel perimetro attorno, sul suolo cubano. Non ci sono feriti tra il personale Usa.
Quella di Guantanamo è la più antica base militare degli Stati Uniti in territorio straniero e copre circa 45 miglia di area. È stata realizzata come parte dell’emendamento Platt che venne incluso nella Costituzione della Repubblica di Cuba nel 1901. Dopo la vittoria della rivoluzione di Fidel Castro nel 1959, Cuba ha chiesto ufficialmente la restituzione di quel territorio, che ufficialmente è suolo statunitense.