Ecco cosa si può acquistare con la (nuova) banconota da 10 franchi
La nuova valuta cartacea, su cui sono raffigurati la rete ferroviaria svizzera e il meccanismo di un orologio, sarà presto messa in circolazione. Ma cosa è possibile acquistare con 10 franchi?
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Non contenta di occuparsi dei fatti suoi, Susan ha studiato giornalismo a Boston per avere la perfetta scusa di mettersi nei panni degli altri. Quando non scrive, presenta e produce podcast e video.
Presentata mercoledì dalla Banca nazionale svizzeraCollegamento esterno, la banconota da 10 franchi, sempre di colore giallo, è la terza di una nuova serie di biglietti che si contraddistingue per l’elevata sicurezza anticontraffazione e la sofisticata veste grafica. La nuova banconota, in circolazione dal 18 ottobre, segue l’emissione dei biglietti da 20 e da 50 franchi. La prossima banconota, disponibile dall’autunno 2018, sarà quella da 200 franchi.
Ovviamente, il valore della nuova banconota da 10 franchi (circa 8,68 euro) è lo stesso di quella vecchia. Qui una selezione di alcuni beni di consumo e di servizi che potete acquistare con la valuta cartacea più piccola della Svizzera.
CIBO E BEVANDE
Formaggio svizzero
Con 10 franchi potete comperare circa 500 grammi di Appenzeller, Emmentaler o Tilsiter.
Cioccolato
A dipendenza della qualità, il cioccolato svizzero costa dai 20 ai 70 franchi al chilo. Con 10 franchi potete dunque comperare tre o quattro tavolette al supermercato o un sacchettino di praline in una cioccolateria.
Beni di prima necessità
Con 10 franchi potete riempire un piccolo cestino della spesa con un litro di latte (1,50 franchi), una pagnotta (3,50), sei banane (3) e un cespo di insalata (2). L’importo diventa decisamente più grande se si aggiungono prodotti più costosi quali 500 grammi di caffè in grani (9 franchi) o una scatola di cereali da 375 grammi (5).
Fast food
Per 9,90 franchi, McDonald’s e Burger King propongono regolarmente dei menù che includono un hamburger, una bibita e delle patatine fritte. In alternativa, potete acquistare un kebab o una pizza Margherita da asporto per esattamente 10 franchi.
Bevande
In un bar, mezzo litro di birra importata, come ad esempio la Guinness, costa quasi 10 franchi. Per lo stesso prezzo potreste avere quasi un litro di birra locale, un bicchiere medio (2 decilitri) di vino oppure due bottigliette di bibite analcoliche. Per il caffè, il prezzo varia fortemente a seconda della regione: con 10 franchi ne potete bere quattro in Ticino, solo due a Zurigo o Ginevra.
TRASPORTI
Bicicletta
In molte città svizzere, con 10 franchi avete la possibilità di noleggiare una biciclettaCollegamento esterno per 14 ore. Una bicicletta elettrica costa invece 9 franchi per tre ore.
Treno
Un biglietto semplice da Berna a Soletta (45 chilometri) costa 9,20 franchi. Se viaggiate di frequente in treno, potrebbe essere vantaggioso acquistare un abbonamento a metà prezzoCollegamento esterno, per 185 franchi all’anno.
Bus e tram
Una carta giornaliera per due zone a Zurigo costa 8,80 franchi. A Berna pagate invece 13 franchi, a meno di possedere l’abbonamento a metà prezzo.
Taxi
In Svizzera, prendere il taxi è quasi un lusso. A Berna, con 10 franchi non percorrete nemmeno un chilometro. La tariffa di base è di 6,80 franchi, a cui si aggiungono 3,90 franchi per ogni chilometro.
Carburante
Con 10 franchi fate circa 6,5 litri di benzina senza piombo o di diesel.
SVAGO
Profilattici
Una scatola di 20 preservativi certificati dalla campagna LoveLife dell’Ufficio federale della sanità pubblica costa 8,30 franchi.
Giornali e riviste
In Svizzera c’è una buona scelta di riviste, perlomeno nelle lingue nazionali, per meno di 10 franchi. Il settimanale britannico The Economist costa esattamente 10 franchi, mentre il Corriere della Sera e La Repubblica costano 3 franchi.
Sport
Se siete appasionati di calcio avete bisogno di almeno 25 franchi per un posto (in piedi) allo stadio.
Cinema, concerti e musei
Per godersi un film al cinema, 10 franchi non bastano. I biglietti costano di solito almeno 13 franchi. Per un concerto ci vogliono in media 20-25 franchi, un prezzo che sale vertiginosamente per i grandi nomi della musica. Le tariffe d’ingresso ai musei in Svizzera variano parecchio, ma diversi musei propongono biglietti per 10 franchi o meno, in particolare per studenti e pensionati.
Baby-sitter
Se volte uscire, la Croce Rossa SvizzeraCollegamento esterno raccomanda di pagare le babysitter con età compresa tra i 13 e i 15 anni dagli 8 ai 10 franchi all’ora.
Nuova serie di banconote
Quella da 10 franchi è la terza delle sei banconote della serie “La Svizzera nei suoi molteplici aspetti”. I motivi marcanti presenti su tutte le nuove banconote sono la mano e il globo. La valuta da 10 franchi, il cui elemento principale è il tempo cronologico, mostra la capacità organizzativa della Svizzera.
La prossima banconota sarà quella da 200 franchi, che sarà emessa nell’autunno del 2018. Gli ultimi due tagli della nuova serie, le banconote da 1000 e da 100 franchi, saranno messi in circolazione nel corso del 2019.
Fonte: Banca nazionale svizzera
Traduzione dall’inglese di Luigi Jorio
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Sulla banconota da 50 franchi si vede il volto dell’artista svizzera Sophie Taeuber-Arp. Per molto tempo ignorata, questa pioniera del modernismo è ora al centro di una grande retrospettiva in Svizzera. Molti continuano però a non sapere come si chiama la persona sulla banconota verde.Sulla banconota da 50 franchi si vede il volto dell’artista svizzera Sophie Taeuber-Arp. Per molto tempo ignorata, questa pioniera del modernismo è ora al centro di una grande retrospettiva in Svizzera. Molti continuano però a non sapere come si chiama la persona sulla banconota verde.
Questa situazione appare evidente nel verbale della polizia zurighese relativo al decesso accidentale di Sophie Taeuber-Arp, morta nel 1943 a causa del monossido di carbonio sprigionatosi da una stufa difettosa. Nel rapporto, la donna è descritta come una «casalinga».
Sophie Taeuber-Arp era però pittrice, scultrice, designer e ballerina, oltre che a essere la moglie dell’artista Jean (Hans) Arp. Aveva un occhio sopraffino per la forma, il colore e il materiale, che combinava poi in opere che ancora oggi appaiono fresche e vivaci. Un lavoro messo ora in evidenza dalla più grande retrospettiva dedicata all’artista.
Oltre 300 opere, tra cui tessuti variopinti, mobili eleganti e audaci figure geometriche, sono presentate al Museo d’arte di Aarau (canton Argovia), dove Sophie Taeuber-Arp viene definita «una delle artiste svizzere più importanti del XX secolo».
Ma come mostra questo servizio della televisione svizzera, la donna rimane un enigma per molte persone, malgrado il suo volto sia raffigurato su una banconota da circa vent’anni.
La cosa giusta al momento giusto
Thomas Schmutz, curatore della mostra “Oggi è domani” del museo argoviese, ha una sua teoria per spiegare come mai l’artista sia meno conosciuta di quanto potrebbe esserlo.
«Una ragione è che in quel periodo, negli anni Venti e Trenta, se si voleva essere riconosciuti come artisti era molto importante realizzare dipinti ad olio. Lavorare sulle decorazioni per interni o sui vestiti non comportava invece alcun riconoscimento immediato», spiega a swissinfo.ch.
Ad esempio, le marionette che Sophie Taeuber-Arp aveva creato per un teatro di burattini, con le loro forme geometriche e le articolazioni esposte, non erano molto apprezzate a quel tempo. «Adesso sono invece considerate opere eccezionali», osserva Thomas Schmutz.
La mancanza di notorietà era dovuta anche al fatto che, in un modo o nell’altro, Sophie Taeuber-Arp ha vissuto all’ombra di suo marito Jean, cofondatore del Dadaismo e pioniere dell’arte astratta. Anche dopo la morte della moglie, Jean Arp non ha fatto molto per migliorare la sua immagine.
«Ha sofferto molto per la perdita della moglie e quindi ha forse esagerato un po’ nell’affermare che era una sognatrice, una persona istintiva», afferma Thomas Schmutz. Sophie Taeuber-Arp, aggiunge, aveva però la capacità di fare la cosa giusta al momento giusto, con una qualità eccelsa. L’artista ha poi permesso alla coppia di rimanere finanziariamente a galla.
Teste Dada
Nata nel 1889, Sophie Taeuber-Arp cresce a Trogen, nel cantone di Appenzello esterno, in un ambiente che incoraggia l’indipendenza e l’interesse per la cultura. Dopo gli studi in ambito artistico e tessile a San gallo e in Germania, si stabilisce a Zurigo, dove insegna design tessile alla Scuola artigianale di mestieri.
È Jean Arp, l’uomo originario di Strasburgo che sposa nel 1922, a introdurla al movimento dadaista che si era sviluppato attorno al Cabaret Voltaire di Zurigo. Sophie Taeuber-Arp si esibisce in quel locale come ballerina, realizzando anche una serie di figure astratte, le “teste Dada”, piccole sculture in legno poste su un piedistallo. Per non perdere il suo impiego, deve però mantenere segreto il suo legame con il movimento artistico ribelle.
Nel 1929 la coppia si trasferisce a Parigi, ciò che permette a Sophie Taeuber-Arp di concentrarsi finalmente sulla sua arte. Gli splendidi mobili proporzionati e i rilievi circolari in legno realizzati in quel periodo sono tra i punti forti dell’esposizione di Aarau.
In seguito alla presa di Parigi da parte dei Nazisti nel 1940, gli artisti sono costretti alla fuga verso la Svizzera, passando dal sud della Francia. Sophie Taeuber-Arp muore poco dopo il suo ritorno, nel 1943, all’età di 54 anni.
Dalla Svizzera agli Stati Uniti…
Dopo diversi decenni in cui l’artista era un po’ finita nel dimenticatoio, il Museo di arte moderna di New York (MoMA) le ha reso omaggio nel 1981 con una retrospettiva, ciò che le ha conferito una notorietà internazionale. Il MoMA possiede oggi otto sue opere e assieme al Centro Pompidou di Parigi è l’istituzione più rinomata a presentare il lavoro di Sophie Taeuber-Arp.
Alla mostra di Aarau si possono ammirare anche opere prestate da musei all’estero. La galleria d’arte dell’Università di Yale, che ha messo a disposizione una scultura in legno del 1937, è una delle rare istituzioni americane a possedere un pezzo di Sophie Taeuber-Arp.
Pamela Franks, curatrice della sezione “Arte moderna e contemporanea” alla galleria di Yale, spiega che questa opera rappresenta «una potente presenza scultorea» e una parte importante della rinomata collezione della galleria. Jean Arp ha donato la scultura alla galleria nel 1950, in memoria della moglie, dopo essere stato impressionato da questa collezione che aveva ammirato l’anno precedente, spiega Pamela Franks.
… al resto dell’Europa
Altri musei internazionali espongono le opere dell’artista svizzera, facendo dei legami con le correnti artistiche europee dell’epoca. Il Museo Kröller-Müller a Otterlo, in Olanda - che detiene la seconda più grande collezione di dipinti di Van Gogh - possiede Parasols, un rilievo bianco del 1938 che non figura nell’esposizione di Aarau.
«Quest’opera è un ottimo esempio dello stile più libero e più espressivo che Sophie Taeuber-Arp ha sviluppato a partire dal 1938», afferma la direttrice del museo Lisette Pelsers. «Nella collezione è anche rappresentata la sua stretta relazione con artisti quali Theo van Doesburg e naturalmente Jean Arp, ciò che ha molta importanza per il nostro museo».
Theo van Doesburg è stato tra i fondatori dell’associazione di artisti Abstraction-Création di Parigi, di cui faceva parte Sophie Taeuber-Arp. I due si sono messi insieme per realizzare la decorazione del Café Aubette di Strasburgo, poi soprannominata la Cappella Sistina dell’arte astratta. Un lavoro che ha permesso agli Arp di installarsi in seguito vicino a Parigi.
In buona compagnia
Sophie Taeuber-Arp è anche stata al centro dell’esposizione “Donne dell’avanguardia”, organizzata nel 2012 dal Museo di arte moderna Lousiana, in Danimarca. Il museo possiede Equilibre (1932), un «lavoro significativo» che fa parte della collezione di arte concreta e costruttivista dell’istituzione, dice la curatrice Kirsten Degel.
Per Kirsten Degel, Sophie Taeuber-Arp può essere considerata un’artista centrale, che si trova all’intersezione del Bauhaus, una corrente artistica che abbina arte e artigianato, del movimento astratto De Stijl e di Abstraction-Création.
Anche in Svizzera Sophie Taeuber-Arp è in buona compagnia. Figura infatti sulla banconota da 50 franchi a fianco dell’artista Alberto Giacometti (sulla banconota da 100 franchi) e dell’architetto Le Corbusier (10 franchi).
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Il valore complessivo dei biglietti da 1’000 franchi emessi dalla Banca nazionale svizzera (BNS) era pari a 35 miliardi di franchi nel 2012. Rispetto al valore totale delle banconote in circolazione, la loro quota parte è salita dal 50% nel 2011 al 60% l’anno scorso. A titolo di paragone, i biglietti da 500 euro (poco…
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