Perché le esecuzioni in Svizzera sono in aumento
La disponibilità dei debitori svizzeri a saldare le fatture aperte è davvero così scarsa, come affermano alcuni studi? Il fatto è che il numero di esecuzioni negli ultimi vent'anni è raddoppiato. Un numero crescente di persone non paga le fatture soprattutto delle tasse, dell'assicurazione malattia o degli acquisti online, o le paga in ritardo.
“Solo i greci pagano le fatture con ancora meno puntualità”, ha titolato il domenicale Sonntagszeitung alla fine dello scorso anno. L’articolo si basava su uno studio sui debitori in Europa realizzato da Intrum, un’azienda che si occupa di riscossioni.
Secondo Intrum, lo studio è il risultato di un sondaggio tra quasi 25’000 persone in 24 paesi europei. Il 54% delle persone interrogate in Svizzera ha ammesso di non aver rispettato i termini di pagamento di almeno una fattura nel corso dei 12 mesi precedenti. La Svizzera ha così raggiunto il secondo posto nella classifica europea.
Esecuzioni facili
Anche il portale Comparis, specializzato nella comparazione die prezzi al consumo, è giunto lo scorso anno alla conclusione che la disciplina dei debitori svizzeri lascia molto a desiderare. “Una persona su quattro ha già ricevuto un precetto esecutivo. Una persona su sette ha attualmente un’iscrizione nel registro delle esecuzioni. Il fenomeno riguarda soprattutto i redditi bassi e gli abitanti della Svizzera romanda”, scrive Comparis basandosi sul proprio sondaggio.
Sarebbe sbagliato dedurne che la disponibilità dei debitori a pagare per tempo le proprie fatture sia migliore in quasi tutti i paesi europei rispetto alla Svizzera. Il numero crescente di esecuzioni e di procedure fallimentari in Svizzera sono tuttavia un chiaro indizio che la disciplina dei debitori sta peggiorando anche qui. Negli ultimi vent’anni le procedure di esecuzione sono quasi raddoppiate, raggiungendo quota 650’000 (dati 2017), mentre nello stesso periodo i fallimenti sono aumentati di circa il 50%.
Soprattutto le assicurazioni malattia e le autorità fiscali sono attive nelle procedure di esecuzioni, perché sono tenute per legge ad adire alle vie legali per riscuotere il dovuto. “La maggior parte delle esecuzioni riguarda il mancato pagamento di fatture per le tasse, le assicurazioni malattia e gli acquisti online”, conferma Roland Isler, portavoce della Conferenza deli ufficiali di esecuzione e fallimenti della SvizzeraCollegamento esterno.
È aumentato in particolare l’indebitamento dei giovani. Isler dubita però che questo problema in Svizzera sia più rande che nella maggior parte dei paesi europei. Le condizioni molto diverse dei singoli paesi non permettono di fare paragoni sensati, dice. “La Svizzera è l’unico paese in Europa dove si può avviare una procedura di esecuzione senza titoli giuridici [vale a dire senza un atto pubblico che provi legalmente il credito]”.
Altri sviluppi
La Svizzera si distingue anche in materia di tasse
Il fatto che l’indebitamento verso il fisco in Svizzera sia molto rispetto ad altri paesi dipende probabilmente dal sistema fiscale elvetico. A differenza di quel che avviene in molti altri paesi, in Svizzera le imposte non vengono detratte direttamente dal salario. Le autorità calcolano il carico fiscale di ognuno sulla scorta del reddito e del patrimonio dichiarati dagli stessi contribuenti.
Merci in cambio di soldi, un modello superato
Una valutazione analoga sulla disciplina dei debitori svizzeri è espressa da Dieter Kläy dell’ Unione svizzera delle arti e mestieri (USAM)Collegamento esterno. “Uno dei motivi dell’aumento dei debitori morosi è costituito senza dubbio dai nuovi strumenti di pagamento e dalle nuove abitudini di consumo. La relazione “merci in cambio di denaro”, un tempo scontata, oggi è in declino”, osserva Kläy.
Una disciplina molto alta nel pagamento delle fatture, anche se paragonata ad altri paesi, è invece attestata dal rappresentante delle piccole e medie imprese alle aziende. Kläy è ottimista sul fatto che le cose rimangano così. “Riteniamo che in futuro non ci sarà un allentamento della disponibilità a pagare per tempo le fatture. L’economia va bene, i tassi di disoccupazione del 2,4% sono bassi come non mai.”
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