Le guardie di sicurezza del centro per richiedenti asilo svizzero sono state condannate per pericolo di vita
Un tribunale svizzero ha condannato quattro guardie di sicurezza che lavoravano in un centro federale per richiedenti asilo per aver messo in pericolo la vita di un richiedente asilo. Questo fatto solleva interrogativi sull'uso di guardie di sicurezza private nei centri federali.
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RTS/jdp
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Security guards at Swiss asylum centre convicted of endangering life
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Secondo quanto riportatoCollegamento esterno giovedì dalla televisione pubblica svizzera RTS, l’incidente è avvenuto nel febbraio 2021 in un centro federale per richiedenti asilo a Boudry, nel cantone centrale di Neuchâtel.
La sentenza emessa l’11 maggio, ottenuta dal team investigativo della RTS, mostra che quattro dipendenti di una società di sicurezza privata sono stati condannati per “aggressione semplice” e “messa in pericolo della vita e della salute altrui”.
In un video mostrato in televisione, si vede un richiedente asilo collassare in una cella di detenzione probabilmente a causa di ipotermia e ipoglicemia. Prima di essere portato all’interno, era rimasto all’aperto senza maglietta a temperature gelide. Il personale ha impiegato circa quaranta minuti per portargli una coperta e chiamare i soccorsi.
Tre agenti hanno ricevuto una sospensione della pena di 25 giorni. Un agente è anche accusato di abuso di autorità a causa di un gesto violento e ha ricevuto una multa di 40 giorni con sospensione.
L’incidente ha suscitato un dibattito sul ruolo delle guardie di sicurezza private nei centri statali. In una dichiarazione rilasciata a RTS, la portavoce della Segreteria di Stato per la Migrazione (SEM) Anne Cesard ha affermato che la SEM sta assumendo propri dipendenti come responsabili della sicurezza. “Saranno responsabili della supervisione della formazione sul campo degli agenti di sicurezza”, ha dichiarato.
Secondo la RTS, la sentenza è una “novità giuridica”. Diversi altri procedimenti penali sono in corso a seguito di denunce da parte di residenti dei centri di asilo contro agenti privati incaricati di sorvegliare i centri federali.
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