Solo due megabyte? È il limite di dati che quotidianamente possono inviare i nostri due autori per questo blog polare, quindi dobbiamo tagliare corto.
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Il mio lavoro si concentra sulla realizzazione di video e podcast su argomenti scientifici e tecnologici. Sono specializzato nello sviluppo di formati video esplicativi per la visione mobile, mescolando stili di animazione e documentari.
Ho studiato regia e animazione all'Università delle Arti di Zurigo e ho iniziato a lavorare come giornalista video presso SWI swissinfo.ch nel 2004. Da allora mi sono specializzato nella creazione di diversi stili di animazione per i nostri prodotti visivi.
Le regioni polari della Terra sono regolarmente in prima pagina per fenomeni quali temperature da record, ghiacciai che si sciolgono e lastre di ghiaccio alla deriva. È cruciale per scienziati e scienziate ritornare a intervalli regolari nei siti di ricerca per comprendere in che modo il clima sta cambiando e qual è l’impatto su questi fragili ecosistemi. Ma ci sono altre ragioni per cui la scienza si reca in luoghi così remoti. Per esempio, l’inquinamento da plastica.
Questa primavera, Gabriel Erni Cassola e Kevin Leuenberger dell’Università di Basilea sono a bordo della rompighiaccio tedesca “Polarstern” (“Stella polare”) nell’Oceano australe che circonda l’Antartide. Attraverso questo blog in sei puntate ci portano con loro per parlarci del loro lavoro.
Gabriel Erni Cassola
Kevin Leuenberger
I due ricercatori intendono scoprire quale impatto hanno le microplastiche sugli animali e i batteri che vivono in Antartide. Ci racconteranno i retroscena della loro attività polare come quando, ad esempio, provano a catturare pesci con particolari trappole e reti oppure fanno esperimenti con dei biofilm per cercare particelle di plastica. Scopriremo anche come è la vita di tutti i giorni durante una spedizione polare.
Quando abbiamo contattato Gabriel e Kevin, la nostra intenzione era di realizzare un video-blog per SWI swissinfo.ch. Il problema è che, dalla loro nave, la trasmissione di dati via satellite è strettamente limitata a due megabyte al giorno per persona. Questo è solo un esempio delle difficoltà che si incontrano svolgendo ricerche in Antartide, a 14’000 chilometri dalla Svizzera.
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