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Esportazioni orologi, scatto in luglio a 2,2 miliardi

Gli orologi svizzeri hanno ripreso a macinare vendite in Cina. KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS sda-ats

(Keystone-ATS) Mese di luglio proficuo per le vendite di orologi svizzeri all’estero. Le esportazioni hanno infatti raggiunto i 2,2 miliardi di franchi, ovvero il livello più alto dal record di ottobre 2014.

Su base annua, la crescita è stata dell’8,3%, indica in un comunicato odierno la Federazione dell’industria orologiera (FH). Si conferma dunque l’andamento positivo che si osserva dall’inizio del 2022: nei primi sette mesi l’export è salito dell’11% a 14,1 miliardi.

Il mercato di destinazione numero uno resta quello degli Stati Uniti (+13,5% a 323 milioni). Tuttavia, si è confermata la perdita di slancio della crescita già registrata in giugno, precisa la FH.

La tendenza invece è opposta in Cina, dove l’abolizione delle rigide misure anti-Covid ha permesso di riportare le cifre sulla retta via (+18,4% a 315 milioni) dopo un secondo trimestre al rallentatore (-43,3%). Dal canto suo, soffre ancora Hong Kong (-11,9%).

In generale, il mercato asiatico appare come una sorta di ottovolante. A testimoniarlo ulteriormente vi è il forte rialzo messo a segno da Singapore (+29,1%), al quale fa da contraltare la frenata in Giappone (-1,4%).

Per quel che concerne l’Europa, l’incremento rispetto a luglio 2021 ha toccato l’8,0%. Progressione al di sopra della media per tutti i principali sbocchi commerciali, ossia Regno Unito (+11,8%), Francia (+11,5%), Germania (+12,6%) e Italia (+31,3%).

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