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Nel segno dell’11 settembre

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Per la prima volta nei suoi 139 anni di esistenza Swiss Re ha chiuso i conti in rosso. Nel 2001 il riassicuratore zurighese ha registrato una perdita di 165 milioni di franchi.

Gli attentati terroristici dell’11 settembre negli Stati Uniti hanno influenzato parecchio il risultato, ha indicato la compagnia. L’evoluzione negativa è legata anche all’andamento sfavorevole dei mercati finanziari.

Gli attentati negli USA hanno causato costi per 4,2 miliardi di franchi alla compagnia elvetica. Un miliardo è stato coperto con lo scioglimento di riserve. «Il 2001 è stato un anno orribile per tutto il settore assicurativo», ha osservato Walter B. Kielhoz, presidente della direzione, presentando il bilancio a Zurigo.

Questione ancora aperta

Il capitolo dell’11 settembre non è ancora chiuso. Larry Silverstein, che aveva preso in affitto le Torri gemelle, sostiene infatti che si è trattato di due attacchi e reclama così prestazioni assicurative doppie, ossia 7 miliardi di dollari, invece di 3,5 miliardi. Il dossier è in mano alla giustizia e Kielholz non ha voluto fare commenti.

Complessivamente gli attacchi dell’11 settembre dovrebbero costare da 50 a 80 miliardi di dollari alle compagnie assicurative. Approfittando del rinnovo dei contratti, Swiss Re cerca di ridurre la sua esposizione ai rischi legati al terrorismo. Per limitare danni di tale portata la compagnia elvetica partecipa a un’alleanza di riassicuratori costituita di recente per quanto riguarda i danni provocati dal terrorismo.

Il peso del caso Enron

Anche l’insolvenza di Enron ha avuto effetti negativi sui risultati per 284 milioni di franchi. Kielholz non ha voluto commentare l’incidenza di altri avvenimenti, come i problemi della società di revisione Arthur Andersen o le protesi difettose di Sulzer Medica. Globalmente gli oneri per sinistri sono progrediti del 26 %, attestandosi a 24,8 miliardi di franchi.

Sì al dividendo

La seconda compagnia al mondo nel settore della riassicurazione, che afferma di essere riuscita a rafforzare la propria posizione, propone il versamento di un dividendo invariato rispetto al 2001, pari a 2,50 franchi per azione.

Non tenuto conto dei fattori straordinari, le attività operative hanno compiuto progressi considerevoli. La raccolta dei premi ha fatto registrare un incremento del 14 % a 25,2 miliardi di franchi. L’acquisizione di Lincoln Re negli Stati Uniti ha fatto lievitare il peso del settore vita, passato dal 37 % dei premi incassati nel 2000 al 42 % l’anno scorso. «Gli affari nei rami vita e salute compensano la volatilità del settore danni, responsabilità civile e infortuni», ha rilevato il presidente della direzione.

Fiducia nel futuro

Per il 2002 la società si è detta fiduciosa: Kielholz prevede di riallacciare con le progressioni degli ultimi anni. Swiss Re h migliorato la gestione dei rischi e compresso i costi amministrativi.

In linea con numerose società, Swiss Re ha comunicato le rimunerazioni dei vertici. I 27 membri della direzione e del consiglio di amministrazione hanno ricevuto 42,8 milioni di franchi nel 2001. Le cifre vanno messe in rapporto con il risultato ottenuto nel 2000, ha osservato Kielholz.

swissinfo e agenzie

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