Prospettive svizzere in 10 lingue

Protesta dei camionisti contro la tassa sul traffico pesante

Il presidente dell'Astag Carlo Schmid in testa alla manifestazione dei camionisti Keystone

Circa duemila camionisti provenienti da tutta la Svizzera si sono riuniti sabato a Berna per protestare contro il previsto l'aumento della Tassa sul traffico pesante.

I membri dell’Associazione svizzera dei trasportatori stradali chiedono inoltre un allentamento del divieto di viaggiare di notte sull’asse del San Gottardo.

Secondo l’Associazione svizzera dei trasportatori stradali (Astag), alla manifestazione hanno preso parte oltre 2000 camionisti, giunti sul piazzale dell’Allmend, alle porte della capitale federale, a bordo di 120 automezzi pesanti.

L’azione di protesta aveva tra l’altro come scopo di trasportare a Berna una petizione contro il previsto aumento della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP), lanciata dall’Astag assieme ad altre organizzazioni del settore.

La petizione, che ha già raccolto oltre 150’000 firme, dovrebbe essere consegnata martedì al Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (Datec).

Settore salassato

Il presidente dell’organizzazione, il consigliere agli Stati del Partito popolare democratico Carlo Schmid, ha accusato il governo elvetico di voler salassare il settore dei trasporti con la TTPCP.

Introdotta nel 2001, in seguito ad un accordo raggiunto con l’Unione europea, la tassa era già stata aumentata una prima volta nel 2005. Dal 2008 dovrebbe venir ritoccata nuovamente verso l’alto, come previsto dagli accordi bilaterali tra la Svizzera e l’UE.

Il transito attraverso il territorio elvetico di un camion da 40 tonnellate salirebbe quindi dagli attuali 295 a 325 franchi.

Ufficialmente il governo parla di un aumento della tassa del 10-15%, ha affermato Carlo Schmid. Chi conosce i dettagli del dossier sa tuttavia che essa potrebbe crescere fino al 30%, nel caso in cui le categorie di imposizione dovessero essere modificate ulteriormente.

Schmid si è detto però convinto che il Consiglio federale, con l’arrivo di Doris Leuthard nell’agosto prossimo, rinuncerà all’innalzamento della tassa. La neoeletta ministra dell’economia si era infatti espressa apertamente contro un simile incremento.

Contro il divieto notturno

L’Astag ha inoltre ribadito le sue richieste in relazione alla chiusura dell’autostrada A2 in territorio urano. È inaccettabile che a meno di cinque anni dall’incendio nella galleria del San Gottardo i camionisti debbano nuovamente stare incolonnati per ore, ha affermato Schmid.

Il divieto notturno va quindi allentato, ha chiesto il presidente dell’associazione. I trasporti interni devono essere favoriti e per il traffico di transito bisogna creare zone d’attesa. Inoltre il traffico pesante interno non deve essere sacrificato a favore di quello turistico.

L’Astag chiede infine al Consiglio federale di rinunciare alle entrate supplementari della TTPCP che risultano dal fatto che i camionisti sono costretti ad utilizzare vie alternative a causa della chiusura dell’A2.

Non è accettabile che la Confederazione si arricchisca con la frana: gli introiti supplementari vanno rimborsati ai camionisti.

Critiche degli ambientalisti

In un comunicato congiunto, l’Associazione traffico e ambiente (Ata), l’Iniziativa delle Alpi e il Sindacato del personale dei trasporti (Sev) criticano l’azione dei camionisti, definendola il “trasporto più assurdo dell’anno”.

A detta del sindacato e delle due organizzazioni ambientaliste, la TTPCP “non è forse ancora abbastanza elevata, se si organizza una simile comitiva di autocarri per trasportare alcune migliaia di firme”.

Per l’Iniziativa delle Alpi, l’Ata e il Sev, la tassa rappresenta il miglior incentivo per trasferire il più rapidamente possibile il traffico pesante dalla strada alla ferrovia.

swissinfo e agenzie

Negli ultimi 20 anni il traffico di merci attraverso la Svizzera è raddoppiato.
Nel 1980, il 90% delle merci viaggiava su ferrovia. Nel 2005 questa percentuale è scesa al 65%.
La percentuale resta comunque nettamente più alta di quella di altri paesi di transito alpino, come l’Austria e la Francia, dove si aggira intorno al 20%.

1994: il 52% degli svizzeri accettano l’iniziativa popolare «Per la protezione della regione alpina dal traffico di transito».

1998: il 57% dei votanti accoglie l’introduzione di una Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni e il 63% approva il progetto di finanziamento di grandi progetti ferroviari per 30 miliardi di franchi.

2001: entra in vigore la TTPCP e viene soppresso il limite massimo di 28 tonnellate per i camion (34 tonnellate autorizzate fino al 2004 e 40 dal 2005).

2005: la TTPCP viene aumentata per la prima volta. L’anno scorso ha fruttato oltre 1,2 miliardi di franchi alle casse della Confederazione.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

Potete trovare una panoramica delle discussioni in corso con i nostri giornalisti qui.

Se volete iniziare una discussione su un argomento sollevato in questo articolo o volete segnalare errori fattuali, inviateci un'e-mail all'indirizzo italian@swissinfo.ch.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR