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Francia: Lecornu convoca le forze politiche a Matignon

Keystone-SDA

Il premier dimissionario francese Sébastien Lecornu, a cui il presidente Emmanuel Macron ha dato 48 ore di tempo per trovare una soluzione alla crisi politica, ha convocato "ciascuna delle forze politiche" a Matignon tra oggi pomeriggio e domattina.

(Keystone-ATS) È quanto si legge in una nota diffusa dai servizi del primo ministro dimissionario. Lecornu propone a tutti i partiti che intendono sostenere il campo presidenziale, la cosiddetta “base comune”, di concentrare i negoziati sulla manovra finanziaria 2026 e la questione della Nuova-Caledonia.

Retailleau non esclude ritorno in governo

Il capo dei Républicains (LR), Bruno Retailleau, ha affermato oggi che non intende chiudere la porta ad un eventuale ritorno del suo partito nel futuro governo francese, a condizione che si tratti di una “coabitazione” con i macroniani e che i repubblicani “non vengano diluiti” nel campo presidenziale.

I Républicains sono pronti “a governare a una condizione: un governo che chiamerei di coabitazione” con i macroniani, ha affermato Retailleau, intervistato dai microfoni di CNews.

La nomina, un anno fa, dell’ex premier repubblicano Michel Barnier, poi sfiduciato, è già stata “una forma di coabitazione”, ha proseguito il ministro dimissionario dell’interno senza precisare se rivendicava l’incarico di premier per il suo partito.

Al contrario, Retailleau ha qualificato la squadra governativa presentata domenica da Lecornu come il riflesso di una “iperpresidenza” di Emmanuel Macron.

Da parte sua l’ex premier francese e capo del partito Horizons, Edouard Philippe, chiede a Macron di annunciare “l’organizzazione di un’elezione presidenziale anticipata” dopo l’adozione di una manovra finanziaria per il 2026, per “uscire in modo ordinato e degno da una crisi politica che nuoce al paese”.

Davanti al “cedimento dello Stato”, che “non viene più mantenuto”, secondo l’ex premier dello stesso Macron (2017-2020), “l’uscita dalla crisi sta nelle mani” dell’attuale presidente. “Non faremo durare ciò che viviamo da sei mesi per altri 18 mesi, sarebbe troppo lungo”, ha proseguito ai microfoni di radio RTL, evocando un “gioco politico desolante”.

Per Philippe, se Macron annunciasse una presidenziale anticipata per inizio 2026, “questo darebbe un po’ di visibilità a tutti” e renderebbe più facile la nomina di un premier per “costruire e fare adottare un manovra di bilancio” in attesa della corsa presidenziale.

Mentre il presidente del Rassemblement National (RN), Jordan Bardella, ha ribadito oggi il suo appello a una nuova dissoluzione dell’Assemblea nazionale e ha affermato che si “assumerà le proprie responsabilità” in caso di elezioni legislative anticipate, con una candidatura ”molto probabile” e una ”mano tesa” alla destra per formare una maggioranza se necessario.

“Se domani dovessero esserci delle elezioni legislative, vista la gravità del momento, è effettivamente molto probabile che sia candidato”, ha dichiarato Bardella ai microfoni di BFMTV e RMC. Uno scenario, quello del ritorno alle urne, che il delfino di Marine Le Pen torna ad invocare con forza, perché ”i francesi – ha detto – devono scegliersi una maggioranza”.

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