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Gli ‘altri’ ospiti di Evian a cena dal Consiglio federale

Il governo svizzero saluta Kofi Annan Keystone

Dopo l'apertura ufficiale del vertice di Evian, la Svizzera ha offerto a Losanna un gala ufficiale per i capi di Stato ospiti dei G8.

Hanno partecipato sei consiglieri federali su sette, Kofi Annan e numerosi capi di Stato. Un’occasione per dibattiti bilaterali.

La Svizzera non ha voluto lasciare solo le briciole che cadono sotto il tavolo per i paesi che partecipano come ospiti al vertice delle otto potenze mondiali. Le molte delegazioni presenti, alloggiate a Losanna, avranno infatti accesso ai dibattiti con gli otto big della terra solo nella giornata di domenica.

Per questo il Presidente della Confederazione Pascal Couchepin ha invitato questi ospiti ‘al lato’ del summit ad una cena ufficiale sul suolo elvetico.

Hanno dato seguito all’invito raggiungendo l’Hôtel Beau-Rivage, tra gli altri, il presidente sudafricano Thabo Mbeki, il primo ministro malaysiano Mahathir Mohamad, il brasiliano Luiz Ignacio “Lula” da Silva, il cinese Hu Jintao, il messicano Vincente Fox e il segretario delle Nazioni unite Kofi Annan.

Apertura per lo sviluppo

Nel suo discorso Couchepin ha ricordato la vocazione internazionalista della Svizzera: «Siamo – per tradizione e in funzione della nostra situazione – degli ardenti difensori delle relazioni tra gli Stati fondate sul rispetto del diritto internazionale».

Il ministro dei trasporti e delle comunicazioni Moritz Leuenberger ha invece ricordato il vertice di dicembre sulla società dell’informazione.

Il divario fra nord e sud nelle tecnologie informatiche deve essere colmato e l’incontro internazionale, organizzato dalla Svizzera è, secondo Leuenberger, un’occasione da cogliere.

Menu indigeno

Che cosa mangiano gli ospiti arrivati dai paesi in via di sviluppo? «Ci sarà un menu svizzero», afferma a swissinfo Livio Zanolari, portavoce del Dipartimento degli affari esteri.

«Vengono serviti degli asparagi, pesce, vitello e un dolce denominato “Glacier-Express”», svela Zanolari. Non si hanno invece notizie sul vino che verrà offerto.

Tavola ricca, promesse magre

Fra i problemi centrali dei paesi rappresentati alla serata di Losanna c’è l’indebitamento. Nel 1996 l’allora G7, la conferenza dei paesi più industrializzati a cui non partecipava ancora la Russia, era stato deciso un taglio dei debiti che pesano sullo sviluppo dei paesi più poveri.

Per 38 Stati si prevedeva l’azzeramento di 40 miliardi di dollari. Ma le organizzazioni umanitarie denunciano: da allora ai discorsi non sono seguiti i fatti.

Anche il fondo per la salute, costituito due anni fa a Genova e che doveva disporre di un miliardo di franchi svizzeri, non ha mai superato lo stadio delle buone intenzioni, vista l’assenza di versamenti. Soprattutto in Africa l’AIDS continua a mietere vittime.

E ci sono anche altre promesse non mantenute dalla conferenza dei grandi della terra: la scuola è un ulteriore esempio.

L’anno scorso erano stati promessi 500 milioni di franchi per combattere la crisi della formazione. All’inizio di quest’anno non era stato versato che il 20% della cifra.

ONU aggirata?

Alla festa svizzera sono invitati anche i rappresentanti delle Nazioni unite, ma anche di organizzazioni non governative. Queste ultime sono spesso molto scettiche verso gli appuntamenti come il G8.

Anche il Gruppo di lavoro comune delle organizzazioni umanitarie svizzere ha più volte espresso delle critiche all’agire delle locomotive dell’economia mondiale. Il carattere di club esclusivo evade la forza d’azione delle Nazioni unite, si afferma.

Non è un caso che sia Leuenberger che Couchepin abbiano ricordato la centralità delle organizzazioni internazionali per la soluzione dei problemi globali.

Feu au lac

Per protesta contro l’appuntamento di Evian, nella sera di sabato si sono svolte alcune azioni di protesta animate da gruppi di sinistra e da organizzazioni antiglobalizzatrici: sulle rive del lago sono stati accesi in serata 50 falò.

Con questo atto simbolico i promotori vogliono evidenziare la loro presenza in riva al Lemano e riaffermare la protesta contro l’azione dei paesi ricchi. Accompagnano il programma alternativo concerti, spuntini e tavole rotonde.

swissinfo, Elvira Wiegers
(traduzione e adattamento: Daniele Papacella)

Le delegazioni di numerosi paesi che partecipano marginalmente al vertice degli otto ‘pesi massimi’ fra le nazioni sono ospitate in Svizzera.

Sabato sera la Confederazione ha offerto una cena ufficiale a tutti i capi di Stato in attesa di avere udienza presso i big dei G8.

Hanno partecipato anche il segretario delle Nazioni unite, Kofi Annan, e alcuni rappresentanti di organizzazioni non governative.

Il Presidente della Confederazione, Pascal Couchepin, e il ministro delle comunicazioni Moritz Leuenberger, hanno tenuto i discorsi ufficiali.

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