Gli elettori di Emmen chiamati a decidere su nuove domande di naturalizzazione
Il 10 giugno, i cittadini del comune lucernese dovranno nuovamente recarsi alle urne per pronunciarsi su tredici richieste di naturalizzazione, riguardanti in totale 22 persone. Il risultato dirà se la cittadina può sbarazzarsi dell'immagine negativa che si era creata lo scorso anno.
L'esecutivo cittadino ha scelto la prudenza, sottoponendo al popolo solo una minima parte delle 300 richieste di naturalizzazione in sospeso. Vuole sondare il terreno ed evitare di suscitare la stessa polemica dello scorso anno. Il 12 marzo 2000, gli elettori di Emmen avevano infatti rifiutato il passaporto svizzero a 48 persone originarie dei Balcani, accordandolo solo a otto candidati italiani.
L'esito della votazione aveva suscitato aspre reazioni in tutta la Svizzera. Emmen è subito diventata il simbolo del populismo di destra e della xenofobia. Nello stesso periodo, erano state respinte richieste di naturalizzazione anche a Pratteln (BL), Baar (ZG), Schlieren (ZH) e Alterswil (FR), ma l'attenzione si era focalizzata sulla cittadina lucernese.
Le autorità di Emmen hanno nel frattempo deciso di migliorare la pratica: hanno dapprima sospeso tutte le procedure in corso e poi hanno elaborato un nuovo sistema più selettivo e più trasparente. L'obiettivo è di rassicurare l'opinione pubblica. Secondo le autorità infatti il risultato dello scrutinio del 12 marzo 2000 era un segnale di scontento per l'aumento della percentuale di stranieri, passata da 18 a 27 percento in dieci anni.
La vicenda delle naturalizzazioni rifiutate a Emmen non si è ancora completamente chiusa. Lo scorso marzo, il Tribunale federale ha deciso che il Consiglio di Stato lucernese dovrà esaminare il ricorso dei candidati respinti. Una commissione del Consiglio nazionale inoltre prevede di introdurre nel diritto degli stranieri la possibilità di ricorso contro le decisioni arbitrarie e discriminatorie in materia di naturalizzazioni.
swissinfo e agenzie

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