
GR: l’evacuazione di Brienz durerà ancora diversi mesi

Gli abitanti del villaggio di Brienz/Brinzauls (GR), minacciato da una frana, rimarranno sfollati ancora per diversi mesi, quindi anche durante l'inverno. Secondo le autorità, nelle prossime settimane bisogna essere preparati ad ogni evenienza.
(Keystone-ATS) Forti precipitazioni o frane possono accelerare rapidamente gli 1,2 milioni di metri cubi di materiale roccioso instabile, che a loro volta potrebbero distruggere il villaggio, si legge nel bollettino odierno del Comune di Albula/Alvra (GR), di cui Brienz è frazione. Al momento non vi sono indicazioni di una stabilizzazione della situazione nei prossimi mesi. Attualmente è in vigore la fase rossa, il che significa che l’accesso al paese e ai suoi dintorni è vietato.
L’ottantina di abitanti di Brienz, sfollati già dal novembre 2024, hanno comunque la possibilità di visitare il villaggio di giorno, viene precisato. Le aziende agricole dovrebbero avere la possibilità di coltivare i terreni intorno a Brienz, scrive il Comune, precisando che non è tuttora possibile dormire in paese.
Orari di accesso accorciati in inverno
Durante l’inverno gli orari di accesso verranno adattati, poiché le giornate diventano più corte. Se la situazione di pericolo lo permette, gli sfollati potranno entrare nel villaggio e le aziende agricole potranno accedere ai terreni in una zona delimitata a partire dal 1° novembre, ogni giorno dalle 9:00 alle 17:00.
Gli esperti del Servizio di allerta precoce di Brienz hanno valutato le precipitazioni e l’evoluzione delle velocità della frana e della “parte superiore del ghiaione” nelle ultime settimane e mesi. I risultati corrispondono alle stime che i geologi avevano già presentato nell’informazione alla popolazione del 13 agosto.
Anche piccoli smottamenti di rocce, come quelli osservati a luglio e agosto, hanno provocato un raddoppio della velocità, si legge ancora nel bollettino. Ciò potrebbe portare al distacco improvviso del ghiaione, che potrebbe trasformarsi in un rapido flusso di detriti.
Nessun indizio di stabilizzazione
Le condizioni per tali processi possono manifestarsi molto rapidamente. “Un’evacuazione ordinata del villaggio non sarebbe più possibile”, si legge nel bollettino. Per questo il Servizio di allerta precoce raccomanda al Comune di proseguire con l’evacuazione in corso.
La revoca di quest’ultima potrà avvenire solo quando la “parte superiore del ghiaione” si sarà stabilizzata in modo duraturo. Al momento non ci sono indicazioni che ciò possa accadere nei prossimi mesi.