Kimberly-Clark compra Kenvue per 40 miliardi, nasce big
I Kleenex si comprano Neutrogena. Kimberly-Clark ha raggiunto un accordo per acquistare Kenvue: un'operazione da 40 miliardi di dollari che lascia scettica Wall Street, dove i titoli di Kimberly-Clark perdono il 13%.
(Keystone-ATS) A preoccupare sono i rischi a cui la società si espone facendo entrare nel suo portafoglio il produttore del Tylenol, il farmaco a base di paracetamolo criticato dall’amministrazione Trump, che lo ritiene legato all’autismo.
L’intesa crea un gigante con ricavi annuali da circa 32 miliardi di dollari e 7 miliardi di utile operativo, e consente a Kimberly-Clark di superare Unilever e posizionarsi al secondo posto fra i giganti del consumo alle spalle di Procter & Gamble.
Un miliardo di ricavi dal Tylenol
Per Kenvue – a cui fanno capo i marchi Neutrogena, Aveeno e i Band-aid, ma anche i prodotti a base di talco per bambini fonte di forti problemi per J&J – l’acquisizione potrebbe segnare una svolta dopo il periodo difficile vissuto come società indipendente in seguito allo spin off da Johnson & Johnson nel 2023. Nell’ultimo anno i suoi titoli sono calati di un terzo e dallo scorso mese sono ancora più sotto pressione con l’appello di Donald Trump alle donne incinte ad evitare il Tylenol.
Le accuse dell’amministrazione sono piovute su Kenvue nel mezzo di un cambio ai vertici e di una revisione strategica per decidere se la società doveva essere messa in vendita. Ma anche nel mezzo di una campagna di pressione da parte di alcuni investitori attivisti che da tempo chiedono profonde modifiche per rilanciare il prezzo delle azioni.
A pesare su Kenvue è pure la battaglia legale con il procuratore del Texas che, facendo leva sulle conclusioni dell’amministrazione, l’ha accusata di marketing ingannevole sul Tylenol. Il farmaco, secondo alcune stime, genera un miliardo di ricavi.
Il 54% della società agli azionisti
La vendita a Kimberly-Clark è uno degli accordi maggiori degli ultimi anni nel settore dei prodotti per i consumatori: a 40 miliardi di dollari, l’operazione è più grande dei 35,9 miliardi con cui Mars si è mangiata Kellanova lo scorso anno. La transazione conferma anche il ritrovato appetito per le fusioni e acquisizioni che, a livello globale, ammontano dall’inizio dell’anno a 3.800 miliardi di dollari, il 38% in rispetto allo stesso periodo del 2024, e in corsa per il secondo miglior risultato della storia.
L’accordo fra Kimberly-Clark e Kenvue prevede che agli azionisti vada il 54% della società che nascerà dalla loro unione. Dalle nozze potrebbero essere generate sinergie per 2 miliardi con un taglio dei costi nei tre anni successivi alla fusione. Una possibile sforbiciata che fa prevedere a molti analisti sostanziali licenziamenti.