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Kosovo: opposizione chiede la rimozione di Kurti, ci ha isolato

L'opposizione chiede la rimozione del primo ministro del Kosovo Albin Kurti. (immagine d'archivio) KEYSTONE/EPA/MARTIN DIVISEK sda-ats

(Keystone-ATS) In Kosovo l’opposizione ha chiesto la rimozione del premier Albin Kurti, la cui politica nella crisi con la Serbia è ritenuta disastrosa per i rapporti con i tradizionali alleati occidentali.

La politica di Kurti è ritenuta devastante in termini di immagine e per le pesanti conseguenze economiche e di sviluppo del Paese.

I media a Belgrado danno oggi ampio risalto alle dichiarazioni di alcuni dei principali esponenti dello schieramento di opposizione al governo di Pristina, come l’ex premier Ramush Haradinaj, leader della Alleanza per il futuro del Kosovo (Aak), che ha proposto la creazione di un fronte comune contro Kurti, che a suo dire ha rovinato i buoni rapporti con Usa e Ue. E la gravità della situazione per il Kosovo, ha osservato, è dimostrata dalle continue messe in guardia di Washington al governo di Pristina, accusato di seguire una strada sbagliata, e dalle sanzioni della Ue che, secondo Haradinaj, Bruxelles avrebbe già messo in atto ai danni del Kosovo, la cui dirigenza è accusata di non fare nulla per favorire una reale de-escalation delle tensioni interetniche al nord.

Secondo notizie diffuse dal giornale kosovaro Reporteri, riprese dalla stampa a Belgrado, l’Ue avrebbe deciso di congelare l’elargizione di fondi di sviluppo a Pristina, di sospendere l’attività nell’ambito dell’Accordo di stabilizzazione e associazione, non vi saranno visite di esponenti politici stranieri a Pristina e il Kosovo non verrà invitato a riunioni e incontri internazionali ad alto livello.

Per Lumir Abdidziku, leader della Lega democratica del Kosovo (Dsk), altra formazione di opposizione, il Kosovo non è mai stato in una situazione peggiore in campo internazionale come quella attuale, e questo a causa della politica del premier Kurti che ha portato a suo dire a un progressivo isolamento del Paese.

Mentre resta alta la tensione e la contrapposizione nel nord, con i serbi che proseguono da oltre un mese proteste e raduni contro la politica di Pristina ritenuta ostile e discriminatoria nei confronti della popolazione serba, il comandante della Kfor, il generale italiano Angelo Michele Ristuccia, nel corso di una visita ieri a Skopje, in Macedonia del Nord, ha lanciato un nuovo appello alle parti in causa a fare passi concreti per allentare le tensioni ed evitare una ulteriore destabilizzazione della situazione in Kosovo e nel resto della regione.

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