La Svizzera ha accolto con rammarico la morte del presidente siriano Hafez el Assad

Nella foto d'archivio, Assad stringe la mano a Clinton il 26 marzo scorso a Ginevra Keystone

"Una personalità che ha inciso profondamente sulla storia contemporanea del Medio Oriente", ha indicato all'Ats il portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri Livio Zanolari. "La sua morte rappresenta la fine di un'era".

Berna ha inviato al popolo siriano una lettera di condoglianze, nella quale il presidente della Confederazione Adolf Ogi esprime la speranza che il successore di Assad “resterà fedele alla volontà di pace espressa dal defunto”.
Assad, morto sabato per infarto, è stato più volte a Ginevra per partecipare a colloqui relativi al processo di pace nella regione mediorientale: l’ultima volta il 26 marzo scorso per incontrare il presidente Bill Clinton. Sempre in marzo anche Joseph Deiss aveva incontrato Assad a Damasco nell’ambito di un viaggio nella regione.

I funerali di Assad si terranno martedì. In Siria, che ha decretato 40 giorni di lutto nazionale, è intanto già pronta la successione. Il partito Baas, al potere a Damasco, ha indicato nel figlio 35enne Bachar il candidato naturale, e per questo il parlamento ha modificato la costituzione che prevedeva una età minima di 40 anni per la carica di presidente. E’ presto per dire se il 35enne Bashar riuscirà ad imporsi, ma nell’immediato è l’impatto che la morte di Assad avrà sul processo di pace che preoccupa. In Israele anzitutto, dove la scomparsa del leader siriano ha già annullato ogni speranza di una prossima ripresa dei negoziati sul Golan. Il decesso, ha osservato la radio statale israeliana – che ha modificato i suoi programmi per dare ampio spazio alle notizie e ai commenti sulla morte di Assad – è avvenuto nel giorno in cui 30 anni fa la Siria perse le alture del Golan, occupate da Israele nel conflitto del 1967.


swissinfo e agenzie