Lex USA: avvocati svizzeri chiedono garanzie
(Keystone-ATS) La Federazione svizzera degli avvocati (FSA) è molto scettica riguardo all’intesa fiscale negoziata da Berna con gli Stati Uniti e chiede che si introduca una distinzione tra avvocati che hanno svolto la professione in senso tradizionale e professionisti che invece hanno condotto attività di intermediazione finanziaria per conto delle banche.
Il problema è di carattere giuridico, ha detto il presidente della FSA Pierre-Dominique Schupp a “Le Matin Dimanche”: “le nostre istituzioni sono messe in pericolo da questo testo folle, imposto nel corso di una procedura di urgenza. Non è così che si fanno le leggi nel nostro paese”.
Secondo Schupp la “Lex Usa” non può entrare in vigore nei termini in cui è stata presentata. Nella normativa bisogna dire in modo chiaro che gli avvocati tradizionali non sono coinvolti, come assicurato alla stessa FSA dal segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali Michael Ambühl. È inoltre necessario prevedere una via di ricorso in favore di quelle persone i cui dati potrebbero essere trasmessi negli Stati Uniti.
Schupp ha peraltro sottolineato che le attività di intermediazione finanziaria “sono pienamente legittime” e che “non consistono forzatamente nella creazione di società offshore” per clienti potenzialmente evasori. Solo una debole minoranza ha commesso abusi, ha detto.