
Pena morte: Onu, al voto oggi risoluzione su moratoria
(Keystone-ATS) Le Nazioni Unite prendono il polso allo stato sulla pena di morte nel mondo. La pena capitale è “irreversibile e irreparabile”: consapevoli di questa idea di base, e convinti che una moratoria delle esecuzioni “contribuisca al rispetto della dignità umana”, oltre 90 Paesi promotori hanno presentato alla Terza Commissione dell’Assemblea generale una bozza di risoluzione che riafferma un principio di base dei diritti dell’uomo.
La risoluzione viene messa ai voti ogni due anni: la ratifica dell’Aula è attesa a dicembre. Pur non essendo vincolante, le raccomandazioni enunciate hanno forte peso morale.
L’obiettivo è di consolidare il risultato del 2012 con tutte le difficoltà del caso: negli ultimi due anni alcuni Paesi astensionisti o con moratorie di fatto hanno segnalato l’intenzione di ridare lavoro al boia.
Stavolta tra le modifiche al testo approvato nel 2012 con 111 voti a favore, 41 contrari e 34 astensioni c’è una maggiore attenzione ai disabili “mentali e intellettuali”, un paragrafo sui diritti consolari (“ricevere informazioni sull’assistenza consolare nell’ambito di un contesto di azione legale”) e un invito agli Stati membri di fornire all’Onu dati “disaggregati sulle esecuzioni” anche se ogni menzione esplicita a quali tipo di disaggregazione (sesso, età, ecc) è stato eliminato in fase di negoziato.