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Frédéric-César de La Harpe (1754-1838), letterato, filosofo e uomo politico liberale. Fu invitato da Caterina II di Russia come precettore del nipote Alessandro, futuro imperatore, al quale profuse un insegnamento marcato dalle sue idee repubblicane. Nel 1814, preoccupato per le sorti del suo cantone di Vaud, intervenne presso il suo amico Alessandro I. Costui decise allora di inviare un ambasciatore alla Dieta federale e al Congresso di Vienna del 1815, ciò che permetterà di evitare la dislocazione della Svizzera.
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Giovanni Capodistria (1776-1831), di origine greca, fu un diplomatico e ministro degli esteri dello zar Alessandro I. Il 6 marzo 1814, "rappresentante straordinario e ministro plenipotenziario" si presentò alla Dieta federale. Quel momento è stato scelto per segnare l'istituzione formale delle relazioni diplomatiche tra la Svizzera e la Russia, poiché il diplomatico contribuì alla stesura della Costituzione federale e difese la Svizzera e la sua neutralità al Congresso di Vienna del 1815.
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Leonard Euler (1707-1783) – noto in italiano come Eulero – matematico basilese, fu invitato ad insegnare presso l'Accademia delle scienze di Russia a San Pietroburgo. Vi si stabilì nel 1727 e, dopo aver insegnato presso l'Accademia di Berlino dal 1734 al 1766, vi finì i suoi giorni, dopo aver pubblicato numerose opere scientifiche.
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Lev Nikolaevic Tolstoj (1828-1910), uno dei più grandi scrittori russi. Di ritorno a Parigi, si fermò in Svizzera nel 1857. Nel suo diario descrisse il fascino di Lucerna, "questo luogo tranquillo". La sua novella Lucerna è una critica dei possidenti di questa città. Racconta di come un principe invita alla sua tavola un cantante di strada umiliato da facoltosi vacanzieri.
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François Lefort, o Franz Lefort Yakovlevich (1656-1699), ginevrino, fu un generale e ammiraglio della Russia sotto Pietro I, del quale fu a lungo consigliere e amico. Partecipò alla guerra russo-turca del 1676-1681 e combatté contro i tartari di Crimea e i turchi.
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Aleksandr Ivanovic Herzen (1812-1870), intellettuale liberale, ateo e umanista. Perse la cittadinanza russa sfidando l'ordine dello zar di tornare a casa. Arrivato a Ginevra nel 1849, in seguito divenne un cittadino di Friburgo. Parlò della Svizzera nelle sue memorie, Passato e Meditazioni, creò il quotidiano Kolokol (La campana), distribuito clandestinamente, per i senza voce della Russia.
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Domenico Trezzini (1670-1734), architetto ticinese barocco, nel 1703 fu incaricato da Pietro il Grande di dare all'impero russo la nuova capitale, San Pietroburgo. Responsabile della pianificazione, costruì anche edifici significativi, quali la fortezza di Pietro e Paolo, la cattedrale omonima e il Palazzo d'Estate. Fu anche il primo professore di architettura della Russia.
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Alexander Nikolayevich Scriabin (1871-1915), compositore e pianista russo. Abitò nel 1904 a Vézenaz vicino a Ginevra, poi a Losanna nel 1907 e a Beatenberg, nel cantone di Berna, nel 1907. Nelle sue lettere, evocò la tranquillità e la qualità dell'aria del Paese "dove solo le mucche fanno musica".
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Friedrich Erismann (1842-1915), medico zurighese. Dopo aver sposato la prima donna medico russa, lavorò dapprima a San Pietroburgo come medico, poi dal 1879 proseguì delle attività scientifiche presso l'università di Mosca. Fu un pioniere dell'igiene scientifica nelle scuole e nelle fabbriche russe. Licenziato per motivi politici nel 1896, il socialista tornò a Zurigo per continuare le sue attività nel settore dell'igiene pubblica.
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Alexander Isaevich Solzhenitsyn (1918-2008), Premio Nobel per la Letteratura e dissidente russo. Nel 1973, fu fortemente attaccato dalle autorità sovietiche per la pubblicazione di Arcipelago Gulag. L'anno seguente fu espulso in Svizzera, dove si interessò alla democrazia diretta. In seguito emigrò negli Stati Uniti prima di tornare in Russia nel 1994.
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Per celebrare i 200 anni di relazioni diplomatiche tra la Svizzera e la Russia, il Ministero federale degli affari esteri ha scelto di mettere in luce le persone, famose o meno, che hanno contribuito a creare legami bilaterali. Una serie di cartoline presenta 15 personaggi russi e 15 svizzeri.
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15 luglio 2014 - 11:00
Queste cartoline, già messe in mostra a Nizhny Novgorod, Mosca e San Pietroburgo, sono state create da illustratori della comunità russa TZEH. “In molti ci chiedono di esporle in altre città. Tant’è che questo progetto, inizialmente modesto, sta diventando molto importante, poiché toccherà dieci città della Russia”, dice Christine Honegger-Zolotukhin, responsabile degli affari culturali presso l’ambasciata svizzera a Mosca.
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