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L’inizio dell’inverno più impetuoso degli ultimi 55 anni

A Parpan, nei Grigioni, sono caduti 30 cm di neve fresca Keystone

Nello spazio di 72 ore sono caduti fino a 120 cm di neve sulle Alpi svizzere. Delle precipitazioni che dovrebbero continuare anche nei prossimi giorni.

L’arrivo anticipato e dirompente dell’inverno rende particolarmente felici gli operatori turistici invernali, i quali si preparano ad una stagione da record.

È ormai inverno nelle Alpi: nelle regioni orientali della catena alpina sono caduti da venerdì fino a 120 centimetri di neve fresca, mentre a ovest la coltre ha raggiunto i 70 cm.

Le nevicate registrate sabato e domenica nei Grigioni, nell’Oberland bernese e nella Svizzera centrale sono state definite «eccezionali» da MeteoSvizzera.

A Davos, nota località turistica grigionese, sono caduti 62 cm di neve nello spazio di 24 ore. A Braunwald (Glarona) e a Unteriberg (Svitto) si sono contati fino a 72 cm di neve, mentre nell’ovest del paese, a La Chaux-de-Fonds (Neuchâtel), il manto nevoso ha raggiunto i 15 cm.

In generale, le precipitazioni sono state meno abbondanti sulle Alpi vallesane. A Zermatt, ai piedi del Cervino, la coltre bianca si è limitata a 19 cm.

Era dal 1952 che non nevicava più così in novembre, ha rilevato l’Ufficio federale di meteorologia e climatologia.

Pericolo di valanghe

Venti tempestosi hanno creato cumuli di neve fresca, aumentando – soprattutto sopra i 2000 metri di quota – il pericolo di slavine. Il rischio è particolarmente alto nel nord dei Grigioni, nella Silvretta e nel Samnau, regioni in cui le precipitazioni sono state molto abbondanti.

Proprio a causa delle valanghe le ferrovie retiche hanno deciso di interrompere la circolazione dei treni tra Klosters e Davos. Chiusa anche la linea Coira-Arosa.

La prima neve è stata all’origine di numerosi incidenti su tutta la rete stradale nazionale: il repentino cambiamento delle temperature ha colto impreparati molti automobilisti, che circolavano ancora con pneumatici estivi.

Nove passi alpini sono chiusi al traffico stradale: San Gottardo, Novena, Furka, Grimsel, Gran San Bernardo, Klausen, Susten, Umbrail e Oberalp. Numerosi altri sono innevati.

Prima sciata anticipata

Le eccezionali e anticipate nevicate fanno ben sperare i responsabili del turismo invernale, che dopo gli scarsi risultati del caldo inverno del 2006 contano di potersi rifare già dalle prossime settimane.

Numerose località turistiche grigionesi prevedono, ad esempio, di iniziare la stagione 2007-2008 con una settimana di anticipo.

Anche nell’Oberland bernese si punta su una partenza anticipata. «Speriamo di vendere più tessere giornaliere rispetto all’anno scorso», ha affermato Eduardo Zwyssig, dell’Ufficio turistico di Gstaad, indicando che si potrà sciare già a partire dal 1. dicembre.

«L’importante è che anche chi vive in pianura si sia accorto dell’arrivo dell’inverno», ha sottolineato la sua collega grigionese, Gieri Spescha.

Per i prossimi giorni, MeteoSvizzera prevede ulteriori precipitazioni (dai 15 ai 30 cm) ed una diminuzione del limite delle nevicate a 800-1’000 metri nella Svizzera occidentale e addirittura a 500 m all’est. Soltanto il Ticino, a sud delle Alpi, potrà contare su un clima più mite.

swissinfo e agenzie

In Svizzera circa il 20% delle piste di sci sono innevate artificialmente. Si tratta di una proporzione inferiore rispetto a quella osservata in Austria, Italia e Francia.

La superficie innevata dai cannoni è raddoppiata nello spazio di cinque anni e quadruplicata in un decennio.

Gli esperti e i responsabili delle stazioni di risalita si attendono, per i prossimi cinque anni, un ulteriore raddoppio dei km di pista innevati artificialmente.

L’inverno 2006-2007 è stato uno dei meno innevati degli ultimi decenni.

Ciò nonostante per il turismo svizzero le perdite sono state meno gravi di quanto temuto inizialmente.

Il settore alberghiero ha addirittura annunciato una buona stagione invernale in seguito ai pernottamenti dei turisti stranieri.

Gli impianti di risalita hanno al contrario registrato un calo del 5%.

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