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Quale esercito per il futuro?

Il capo dell'esercito André Blattmann sta valutando nuovi modelli di servizio, tra i quali spicca il corso di ripetizione su chiamata: è quanto risulta da un'intervista pubblicata mercoledì dal "Tages Anzeiger" e dal "Bund".

Secondo il divisionario Blattmann, è ipotizzabile che il tradizionale corso di ripetizione venga sostituito da un servizio di picchetto. Concretamente, il cittadino-soldato dovrebbe informare il suo datore di lavoro in merito a una possibile assenza durante tre settimane in un determinato periodo dell’anno. Il milite entrerebbe però in servizio soltanto qualora vi fosse una reale necessità.

Parallelamente, ha aggiunto il capo dell’esercito, si potrebbe modificare la durata della scuola reclute e dei corsi di ripetizione, allungando la prima e diminuendo i secondi. È inoltre immaginabile la modifica della struttura dei corsi di ripetizione, affinché i soldati vengano convocati per periodi di formazione di breve durata.

In merito agli scenari d’impiego dell’esercito, André Blattmann ha affermato che le forze armate potrebbero essere chiamate a proteggere l’infrastruttura o a intervenire in presenza di flussi migratori improvvisi e massici. Tali situazioni saranno esaminate nel quadro del rapporto sulla politica di sicurezza

Le proposte formulate dal divisionario sono tuttavia in netto contrasto con quelle da lui stesse annunciate in novembre. A quel momento, il capo dell’esercito aveva preconizzato – quale misura di risparmio – la riduzione di tre settimane della durata della scuola reclute. Limitare i giorni nei corsi di ripetizione non è possibile, sosteneva allora Blattmann, perché condurrebbe a una riduzione degli effettivi delle forze armate.

swissinfo.ch e agenzie

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