Serbia al Tpi, ricerchiamo Mladic con impegno
(Keystone-ATS) BELGRADO – La Serbia sta ricercando “in modo intenso” gli ultimi due latitanti accusati di crimini di guerra nella ex-Jugoslavia, Ratko Maldic e Goran Hadzic, al fine di concludere con successo la propria collaborazione con il Tribunale penale (Tpi) dell’Aja. Lo ha assicurato il presidente serbo, Boris Tadic, parlando con il procuratore generale del Tpi Serge Brammertz. Lo riferisce agenzia Fonet citando un comunicato dalla presidenza serba.
Brammertz ha concluso i suoi due giorni di visita a Belgrado incontrando i massimi leader politici serbi. Il primo ministro Mirko Cvetkovic, nell’incontro con il procuratore generale del Tribunale dell’Onu, ha detto che la conclusione della cooperazione con l’Aja è uno degli obiettivi prioritari del governo serbo. Secondo il comunicato dal governo, Brammertz si é detto soddisfatto della cooperazione finora realizzata.
Il procuratore ha lodato il consiglio nazionale per la cooperazione con il Tpi sottolineando che l’unica questione in sospeso rimane l’arresto di Mladic e Hadzic. Secondo un comunicato dal consiglio, Brammertz e il presidente del consiglio nazionale, Rasim Ljajic, hanno concluso che non c’é una singola richiesta, dalle 1.838 che il procuratore del Tpi ha finora trasmesso alle autorità serbe, rimaste senza risposta nel periodo previsto. Brammertz ha sottolineato che questi fatti saranno inclusi nel rapporto che presenterà al Consiglio di sicurezza del Onu a dicembre. Il rapporto sarà determinante nella decisione della Ue di far progredire o meno le aspirazioni europee della Serbia.
E’ in particolare l’Olanda ad opporsi a ogni passo avanti concreto della Serbia verso l’integrazione europea, fino a quando Belgrado non avrà arrestato Mladic e Hadzic.