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SG: 18 anni di prigione e internamento per uccisione moglie e figli

(Keystone-ATS) BUCHS SG – Uno srilankese di 39 anni è stato condannato a 18 anni di prigione e all’internamento per aver ucciso la moglie e i due figliastri nell’agosto del 2005 a Wiese, nel canton San Gallo. L’uomo nega i fatti.
La sentenza è stata pubblicata oggi dal Tribunale distrettuale di Buchs (SG). Al dibattimento, che si è tenuto una settimana fa, l’imputato ha sostenuto che fu la moglie ad uccidere a coltellate i figli di 12 e 13 anni che la donna ha avuto da un precedente matrimonio.
I loro corpi senza vita ritrovati all’interno dell’abitazione nella quale ci fu pure un’incendio ed un’esplosione. La moglie morì poco dopo il ricovero in ospedale. Anche il 39enne riportò gravi ustioni: oggi è sfigurato, ha la mani ridotte a dei monconi ed ha problemi a camminare.
Il tribunale ha seguito le motivazioni dell’accusa che ha parlato di un tentativo di “suicidio allargato”, motivato dal fatto che la donna voleva separarsi dal marito. L’uomo è stato l’unico a non aver riportato ferite da taglio. I due bambini sono stati uccisi con una ventina di coltellate a testa e la donna è stata colpita con un coltello e con una scure.

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