Ambasciata svizzera di Macedonia nel mirino

In un rapporto d'ispezione, il Dipartimento federale degli affari esteri critica l'ambasciata svizzera di Skopje, capitale della Macedonia, per la sua pratica di rilascio di visti.
Gli impiegati della rappresentanza sono accusati di lassismo, accentuato dal fatto che la Macedonia è un Paese di transito per i migranti dell’Europa dell’est.
“Il rapporto d’ispezione, datato 1. settembre 2006, ha messo in evidenza un punto debole nella pratica di rilascio dei visti”, ha detto domenica Johann Aeschlimann, portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Egli conferma così una notizia pubblicata domenica dalla “SonntagsZeitung”, che è entrata in possesso di una copia del rapporto.
A causa delle irregolarità – o perlomeno negligenze – riscontrate, alcuni visti sono stati accordati con troppa facilità, in modo incontrollato. Gli impiegati dell’ambasciata si sarebbero infatti accontentati di “motivazioni campate in aria”, non rispettando le raccomandazioni del DFAE.
Eppure, si sottolinea nell’articolo, essi disponevano di elementi a sufficienza per supporre la destinazione illegale del soggiorno.
Lavoratori in nero
La rappresentanza elvetica in Macedonia ha rilasciato 6500 lasciapassare nel corso degli ultimi anni. Un numero elevato, che implica dei controlli particolarmente attenti. Controlli che invece, sottolinea il DFAE, non sono stati effettuati con la dovuta cura.
In seguito a questi atti di negligenza, talune persone hanno così potuto recarsi in Svizzera a lavorare in nero. Va inoltre sottolineato che dalla Macedonia transita parecchia gente proveniente dai paesi più ad est. Il rischio che siano accordati dei visti anche a tali persone di passaggio è quindi particolarmente elevato.
Il giornale precisa ad esempio che sono stati concessi visti a dei disoccupati e persino a un contadino che diceva di voler passare tre mesi di vacanze in Svizzera proprio nella stagione del raccolto.
Potenziamento dei controlli
Il DFAE afferma di essere già corso ai ripari: “L’ambasciata elvetica ha in seguito adattato i propri metodi”, ha aggiunto Aeschlimann, rilevando che ogni rappresentanza dispone di una certa libertà di giudizio in materia.
Due collaboratrici dell’ambasciata hanno nel frattempo lasciato Skopje nell’ambito di una normale rotazione, ha precisato il portavoce.
Il dipartimento ha dovuto far fronte recentemente a diverse
vicende di rilascio abusivo dei visti nelle rappresentanze svizzere
in Indonesia, Pakistan, Perù, Serbia e Oman.
Nel 2006 il DFAE ha ordinato un controllo rafforzato dei servizi addetti e ha creato un ispettorato dei visti. Il rapporto su Skopje è stato un test per la messa a punto di nuove misure, precisa il DFAE.
swissinfo e agenzie
In Macedonia vivono 2,07 milioni di abitanti.
Svizzeri residenti: 56
Esportazioni svizzere: CHF 41.1 mio.
Importazioni svizzere: CHF 13.1 mio.
In Svizzera vivono e lavorano circa 60’000 cittadini di origine macedone.
L’ex Repubblica iugoslava di Macedonia dichiara la propria indipendenza nel 1991.
La Svizzera riconosce il nuovo Stato il 12 maggio 1993.
La Svizzera sostiene la Macedonia dal 1992 mediante la cooperazione bilaterale e partecipando a programmi internazionali.
Dal 1996 la Macedonia è un Paese prioritario della cooperazione svizzera con l’Europa dell’Est. Questo programma prevede azioni nell’ambito del buongoverno, della creazione di infrastrutture a livello comunale, nonché dell’occupazione e della promozione delle imprese.
In ambito di promozione della pace la Svizzera si impegna a favore del rafforzamento della fiducia, del processo di democratizzazione e dei diritti dell’uomo.
Dal 2005, nell’ambito della sicurezza, tra i due Stati esiste un accordo per la cooperazione in materia di polizia.
Le relazioni economiche tra i due Paesi sono ancora poco sviluppate.

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