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Negli USA solo chi passa per la rete

All'aeroporto senza autorizzazione ESTA in valigia? È troppo tardi per andare negli USA Keystone

Dal 12 gennaio per recarsi negli Stati uniti senza visto è necessario riempire un formulario in internet. L'autorizzazione di viaggio – valevole per due anni – deve essere ottenuta almeno 72 ore prima di salire sull'aereo.

Per molti era diventata un’abitudine: si prendeva l’aereo – destinazione Stati uniti – e in volo sopra l’Atlantico si compilava il modulo verde I-94W. Tempi passati. Washington ha adottato una nuova procedura che interessa i cittadini di 35 paesi ai quali non è richiesto di presentare un visto. Tra questi ci sono gli svizzeri – in media 270’000 l’anno – che si recano negli Stati uniti.

Il vecchio modulo è stato sostituito dal sistema ESTA, un’autorizzazione di viaggio che va richiesta – in quattro tappe – su un sito web dell’amministrazione statunitense. E questo è l’unico modo per ottenerla. Il vantaggio è che resta valida per due anni a meno che nel frattempo il passaporto non scada o che i dati personali subiscano delle modifiche.

Come il modulo verde, il nuovo documento di sicurezza ha l’obiettivo di stabilire se il viaggiatore ha o no il diritto di entrare negli Stati uniti senza visto. Lo fa, però, prima dell’imbarco.

Ciò nonostante, una risposta positiva in base ai dati inseriti nel formulario non significa ancora il diritto incondizionato di rendere visita allo zio Sam. Una volta giunti negli USA è necessario convincere i doganieri delle proprie buone intenzioni.

Domande «classiche»

I dati richiesti col nuovo formulario sono praticamente gli stessi che andavano inseriti nel modulo verde. Riguardano l’identità, il codice del volo, lo stato di salute, il terrorismo, gli stupefacenti e il motivo del soggiorno.

Il Dipartimento USA della sicurezza interna chiede di riempire il formulario almeno 72 ore prima d’intraprendere il viaggio. L’ambasciata statunitense di Berna fa sapere che nella maggioranza dei casi la risposta è immediata. Può succedere, però, che i tempi d’attesa siano più lunghi.

Come già avveniva con il modulo verde, la risposta può essere negativa (meno del 5% dei casi). Se ciò dovesse succedere – puntualizza l’ambasciata – il formulario evita il rischio di mettersi in viaggio per niente.

Chi è confrontato ad un no, può sempre richiedere un visto. A differenza dell’autorizzazione ESTA – che per il momento è gratuita – il visto è a pagamento.

Controllo

La scadenza di 72 ore potrebbe porre qualche problema a chi decide di partire all’ultimo minuto. Si tratta però di casi rarissimi.

Le offerte «last minute» per gli Stati uniti sono poche e vengono in genere pubblicate tre settimane prima della partenza, afferma Prisca Huguenin-dit-Lenoir, portavoce dell’agenzia M-Travel Switzerland.

Ufficialmente, il sistema ESTA rappresenta un passo avanti in materia di sicurezza perché permette di anticipare i controlli. Per l’ambasciata, inoltre, il ricorso a internet semplifica la gestione dei dati.

Protezione dei dati

L’equazione internet è uguale a sicurezza è però messa in questione da più parti, anche se il Dipartimento della sicurezza interna afferma che il suo sito ESTA è ben protetto. L’intercettazione di dati da parte di persone malintenzionate non è sempre un problema virtuale. Inoltre, c’è chi si chiede per quanto tempo lo stato conservi i dati raccolti.

In Svizzera, l’incaricato federale della protezione dei dati non nasconde il suo scetticismo nei confronti dei formulari proposti in rete. La sua portavoce, Eliane Schmid, ha dichiarato che nello specifico caso della procedura ESTA, l’incaricato è stato informato, ma non consultato dagli Stati uniti.

Dal canto loro, le autorità statunitensi affermano che conserveranno i dati per un anno oltre la durata dell’autorizzazione. In seguito, i dati saranno archiviati per 12 anni e resteranno a disposizione per eventuali procedure inerenti alla sicurezza nazionale o alla giustizia.

Più semplice e più rapido

Gli operatori turistici hanno già provveduto ad avvertire i loro clienti. «In definitiva a medio o lungo termine questo sistema rappresenta una semplificazione», afferma Prisca Huguenin-dit-Lenoir.

«Per i viaggiatori, le formalità d’entrata negli Stati uniti saranno più rapide, poiché le autorità doganali sono già in possesso del formulario».

E a chi non ha nessuna dimestichezza con internet resta sempre la possibilità di far riempire il formulario direttamente dall’agenzia viaggi: in genere si tratta di un servizio offerto gratuitamente se il cliente ha aperto un dossier.

swissinfo, Pierre-François Besson
(traduzione, Doris Lucini)

I cittadini svizzeri che soggiornano negli Stati uniti per meno di 90 giorni non hanno, in genere, bisogno di un visto.

Devono tuttavia compilare in internet la richiesta d’autorizzazione di viaggio ESTA. Anche i bambini sottostanno a questo obbligo.

Il visto non è richiesto a chi è in possesso di un passaporto svizzero biometrico 06 o di un passaporto 03 rilasciato prima del 26 ottobre 2006.

Per contro, i passaporti 85 e i passaporti 03 rilasciati dopo il 26 ottobre 2006 devono essere muniti di visto.

Per ottenere un visto è necessario sostenere un colloquio in una sede consolare statunitense e pagare una tassa.

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