Spagna, manifestazione contro la condanna del procuratore Ortiz
"Vergogna!" e "questa non è giustizia, è politica!" hanno gridato centinaia di persone oggi a Madrid, per protestare contro la condanna emessa dalla Corte suprema il 20 novembre nei confronti del procuratore generale dello Stato, Alvaro Garcia Ortiz.
(Keystone-ATS) Quest’ultimo è stato condannato a due anni di interdizione dai pubblici uffici e al pagamento dei danni per rivelazione di dati riservati, relativi a un procedimento che vede imputato un imprenditore partner della governatrice di Madrid Isabel Diaz Ayuso (Partido Popular).
Alla protesta, convocata sulle reti sociali e cominciata alle 11.30 davanti alla sede della Corte, erano presenti fra gli altri l’ex ministra socialista di Giustizia, Dolores Delgado, attuale Procuratore coordinatore per i diritti umani e la memoria democratica, e l’ex magistrato Baltazar Garzon, celebre per aver ordinato nel 1998 l’arresto di Augusto Pinochet a Londra, con l’accusa di crimini contro l’umanità.
“Siamo qui per manifestare la tremenda ingiustizia che si è commessa nei confronti del procuratore generale dello Stato”, con “una sentenza arbitraria”, ha spiegato ai microfoni dell’emittente pubblica Tve uno dei manifestanti. “Vogliamo rivendicare una giustizia che sia chiara, giusta e, soprattutto comprensibile e in questo caso non lo è”, ha commentato l’ex giudice Garzon, nel riferirsi al verdetto non unanime della Corte suprema, del quale non sono ancora state diffuse le motivazioni.
La condanna di Garcia Ortiz ha profondamente diviso l’opinione pubblica spagnola fra ‘innocentisti’ e ‘colpevolisti’, inasprendo il dibattito sulla politicizzazione della giustizia, che tiene banco in questi giorni sui media spagnoli.