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Sudan: fonti mediche, salgono a 10 i morti dopo colpo di Stato

Le proteste sono esplose dopo il golpe militare di ieri. KEYSTONE/EPA/MOHAMMED ABU OBAID sda-ats

(Keystone-ATS) È di “almeno 10 morti” tra i manifestanti il bilancio delle vittime delle sparatorie compiute “dalle forze di sicurezza” dopo il colpo di Stato militare di ieri in Sudan: lo scrive il sito in arabo della Bbc citando “fonti mediche”.

I feriti sono “decine” a causa delle “forze di sicurezza sudanesi che hanno sparato contro i manifestanti in molte zone di Khartum, compresa la sede del comando dell’esercito”, aggiunge il portale dell’emittente britannica.

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Il sito di Sky News Arabia ha citato una fonte ufficiale e parlato di 140 feriti. Alla Bbc “le fonti hanno affermato che il bilancio delle vittime potrebbe aumentare alla luce della gravità feriti e hanno notato che le condizioni negli ospedali sono difficili, data la carenza di personale e forniture mediche”.

I sudanesi contrari al colpo di Stato militare sono scesi in strada nella notte a Khartum per protestare contro il rastrellamento dei leader civili. Scontri erano già scoppiati nella capitale dopo il discorso del generale sudanese Abdel Fattah al-Burhan a capo del golpe. I sostenitori del governo civile sventolavano bandiere e hanno eretto barricate con pietre e pneumatici, dando loro fuoco.

Intanto, sei membri occidentali del Consiglio di Sicurezza Onu hanno chiesto una riunione d’emergenza a porte chiuse sulla situazione in Sudan. Lo rivelano fonti diplomatiche del Palazzo di Vetro. A domandare l’incontro sono state Gran Bretagna, Irlanda, Norvegia, Stati Uniti, Estonia e Francia.

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