
Trasporti pubblici: critiche a sconti generalizzati su abbonamenti

Le associazioni del settore sono critiche nei confronti delle iniziative volte a ottenere agevolazioni generalizzate sulle tariffe dei trasporti pubblici.
(Keystone-ATS) Domenica scorsa, al contrario di quanto raccomandava il parlamento cittadino, gli abitanti di Zurigo hanno votato a favore della riduzione del prezzo degli abbonamenti.
Secondo l’Unione dei trasporti pubblici (UTP), interpellata da Keystone-ATS, ciò non basta per attirare un maggior numero di passeggeri: serve una buona offerta di mobilità. Inoltre, le sfide nel settore dei trasporti pubblici variano da una regione all’altra. A livello nazionale, il finanziamento – ad esempio la garanzia del fondo per le infrastrutture ferroviarie – preoccupa.
Anche il Servizio d’informazione per il trasporto pubblico (Litra) e l’organizzazione di categoria Alliance Swiss Pass – responsabile delle tariffe nazionali – sono critici nei confronti delle agevolazioni generalizzate. Il trasporto pubblico costa sempre uguale, anche se i clienti pagano meno, perché alla fine sono i contribuenti a sborsare di più. Inoltre, la densità e la qualità della rete di trasporti richiede investimenti. Agevolazioni come quelle di Ginevra, dove i giovani sotto i 24 anni viaggiano gratis, sono possibili solo finché una città può permetterselo.
Per attirare più passeggeri sui mezzi pubblici è fondamentale offrire un servizio di qualità, secondo la Litra. Se i ricavi derivanti dalla vendita di biglietti e abbonamenti dovessero diminuire in modo significativo, si rischierebbe di non avere i fondi necessari per proporlo. È quindi importante – a suo avviso – evitare riduzioni generalizzate ad annaffiatoio. Per rendere il trasporto pubblico attraente per gli utenti particolarmente sensibili al prezzo, è più sensato, secondo la Litra, adottare misure mirate.
Non è ancora chiaro quale sarà l’entità dei costi aggiuntivi per la città di Zurigo derivanti dall’approvazione dell’iniziativa popolare del PS per un abbonamento a 365 franchi, invece di 800. Se lo sconto porterà a un aumento significativo delle vendite di abbonamenti, il costo previsto sarà di 140 milioni di franchi. Il responsabile delle finanze della città, Daniel Leupi, ha spiegato al Tages-Anzeiger dopo la votazione che in futuro questi fondi mancheranno per finanziare gli investimenti.
Se non venissero venduti abbonamenti aggiuntivi, gli sconti per la clientela esistente costerebbero 52 milioni di franchi. Anche i dettagli dell’attuazione sono ancora da definire, poiché l’iniziativa non è stata formulata in modo dettagliato.
Oltre a Ginevra e Zurigo, ci sono altre città svizzere che stanno valutando agevolazioni finanziarie nel trasporto pubblico: Lucerna, Basilea (per i dipendenti pubblici), Berna (per i giovani). Anche in Ticino emergono proposte di questo tipo. Basti pensare che il 3 settembre l’Associazione traffico e ambiente (ATA) ha consegnato alla Cancelleria dello Stato una petizione con oltre 5’600 firme per ridurre le attuali tariffe della Comunità Arcobaleno (CTA) per i giovani fino a 24 anni.