Prospettive svizzere in 10 lingue

CF: personale amministrazione, italofoni ancora sottorappresentati

(Keystone-ATS) Il personale italofono – ma anche quello romando e romancio – continua a essere sottorappresentato in seno all’amministrazione federale. È quanto emerge dal rapporto sull’attuazione della politica del personale della Confederazione di cui il Consiglio federale ha preso oggi conoscenza.

L’ordinanza sulle lingue, entrata in vigore il primo luglio 2010, stabilisce valori di riferimento per la presenza delle quattro comunità linguistiche. L’obiettivo non è però ancora stato raggiunto.

Il valore di riferimento relativo alla lingua tedesca è fissato al 70%. Oggi i dipendenti che parlano questa lingua sono però sovrarappresentati e corrispondono al 72,1% del totale. In base ai dati dell’Ufficio federale del personale (UFPER), i romandi sono il 21,0%, mentre l’obiettivo da raggiungere è il 22%.

I funzionari di lingua italiana – con una percentuale del 6,6% – sono 0,4 punti percentuali al di sotto dell’obiettivo fissato al 7%. Il personale che parla romancio è solo lo 0,3% del totale, ancora lontano dall’obiettivo dell’1% previsto dall’ordinanza.

La quota femminile – fissata nel 2005 al 30%, obiettivo da raggiungere entro la fine del 2011 – è invece stata già ottenuta nel 2008. Oggi le donne rappresentano il 31,7% del personale della Confederazione.

L’obiettivo è stato raggiunto anche fra i quadri superiori, il cui valore di riferimento del 12% è stato oltrepassato di 2 punti percentuali. Resta invece ancora molto da fare per quel che riguarda i quadri di livello medio: la quota di donne, pari al 23,8%, è infatti nettamente inferiore al valore perseguito, ossia il 33%.

A livello di dipartimenti, il numero più basso di collaboratrici è registrato da quello della difesa (DDPS), principalmente a causa dell’obbligo militare valevole per i soli uomini, e da quello delle finanze (DFF), la cui parte armata e in uniforme – il Corpo delle guardie di confine – è composta prevalentemente di uomini. Esclusi questi due settori, la quota di donne nell’amministrazione federale è del 41,1%.

Anche a livello di apprendisti gli obiettivi sono stati superati: con 1059 tirocinanti a tempo pieno, pari al 4,5% della forza lavoro, il valore di riferimento – fissato al 4% – è stato oltrepassato per la terza volta consecutiva.

L’UFPER rivela inoltre che nel 2010 sono state assunte 2006 persone che non lavoravano già per la Confederazione. La cifra è nettamente inferiore a quelle rilevate negli anni precedenti.

Per quel che riguarda i salari, nel 2010 lo stipendio lordo medio nell’Amministrazione federale – escluso il personale locale del DFAE – ammontava a 116’285 franchi, in crescita dell’1,6% rispetto all’anno precedente. L’aumento, spiega l’UFPER, è prevalentemente riconducibile alla compensazione del rincaro, pari allo 0,6%, e al grado di qualificazione più elevato del personale.

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