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Mondiali: Maurer sarà in Qatar per Svizzera-Brasile

Svizzera e Brasile si erano già sfidate ai Mondiali di quattro anni fa in Russia. KEYSTONE/AP/DARKO VOJINOVIC sda-ats

(Keystone-ATS) Il consigliere federale Ueli Maurer si recherà in Qatar per i Mondiali di calcio, competizione al via il prossimo 20 novembre, e assisterà all’incontro Svizzera-Brasile.

Si tratta dell’unico membro del governo ad aver confermato la sua presenza, mentre è sicuro che non ci sarà la responsabile del Dipartimento dello sport (DDPS) Viola Amherd.

Ursula Eggenberger, portavoce della Cancelleria federale, ha dichiarato a Keystone-ATS che al momento non sono previsti altri partecipanti oltre a Maurer. Ciò potrebbe comunque eventualmente cambiare, anche a dipendenza delle rispettive agende dei consiglieri federali.

Il punto della situazione sull’argomento è stato inizialmente fatto oggi dai giornali dei gruppi Tamedia e CH Media. Il DDPS ha poi confermato a Keystone-ATS che Amherd si limiterà a fare il tifo per la Svizzera (inserita nel girone con Brasile, Serbia e Camerun) da casa. Non è stata fornita alcuna motivazione per l’assenza della vallesana.

Dal canto suo, ha spiegato l’addetto stampa del Dipartimento delle finanze (DFF) Peter Minder, Maurer ha in programma un viaggio di lavoro in Medio Oriente alla fine di novembre. Al termine della trasferta, il 28 novembre farà tappa a Doha per assistere, su invito della federazione svizzera di calcio e della FIFA, alla partita fra la squadra di Murat Yakin e il Brasile.

Maurer, che in dicembre lascerà come noto l’esecutivo, si era già recato nello Stato del Golfo una prima volta nel luglio del 2021 e una seconda lo scorso marzo. All’inizio di settembre, il titolare del DFF ha poi ricevuto a Dübendorf (ZH) il suo omologo qatariota Ali bin Ahmed Al Kuwari.

La Coppa del mondo di calcio 2022 si giocherà nell’emirato dal 20 novembre al 18 dicembre, in una collocazione diversa da quella abituale estiva a causa delle temperature proibitive che si registrano in Qatar nei mesi più caldi. L’avvicinamento al torneo è stato accompagnato da una lunga serie di controversie e richieste di boicottaggio, che rendono non banale la questione della rappresentanza sul posto dei vari governi.

Molte ong accusano infatti Doha di non rispettare gli standard minimi in materia di diritti umani. In Qatar vige la sharia, la “legge” sacra della religione islamica, e le donne sono spesso discriminate. Inoltre, è particolarmente precaria la situazione dei lavoratori stranieri a basso reddito, provenienti soprattutto da India, Bangladesh, Pakistan, Nepal e Filippine, che sovente sono ridotti in condizioni paragonabili alla schiavitù. Per la costruzione degli stadi che ospiteranno i match dei Mondiali si parla di migliaia di vittime fra gli operai.

Il Qatar per di più non è certo un Paese dalla spiccata tradizione pallonara, tanto che la sua Nazionale disputerà la sua prima Coppa del mondo, agevolata dal fatto di non aver dovuto passare dalle qualificazioni in quanto squadra di casa. Infine, gli organizzatori sono stati accusati in più occasioni di aver versato tangenti milionarie alla FIFA per assicurarsi l’organizzazione dell’evento.

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