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USA: Bernanke, creare occupazione per ripresa solida

(Keystone-ATS) Una disoccupazione troppo alta, una inflazione troppo bassa e un deficit di bilancio troppo ampio: sono queste le sfide più importanti che gli Stati Uniti devono affrontare e vincere nei prossimi anni per consolidare la ripresa economica. È l’accorato appello che ha lanciato il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke, considerato da tanti il secondo uomo più potente d’America, nel corso di un incontro con i giornalisti al prestigioso National Press Club di Washington, a due passi dalla Casa Bianca.

“Solo la creazione di posti di lavoro nel più breve tempo possibile può rendere solida la ripresa economica”, ha detto Bernanke durante l’incontro con la stampa, un evento piuttosto raro, visto che è solo la seconda volta che il numero uno della Fed accettava di rispondere alle domande dei giornalisti. “Con una crescita che si prevede moderata nei prossimi mesi e con le imprese ancora riluttanti ad assumere, ci vorranno ancora molti anni prima che la disoccupazione ritorni a livelli accettabili e fino a quando non ci sarà una forte ripresa nel mercato del lavoro, non si può parlare di ripresa economica consolidata”, ha sottolineato. La disoccupazione negli Usa si attesta al momento al 9,4% e per gennaio è prevista in rialzo al 9,5%. Domani il Dipartimento del Lavoro comunicherà il dato ufficiale. Il Presidente della Fed ha tuttavia aggiunto che la ripresa negli Usa dovrebbe essere “più rapida” nel 2011 rispetto al 2010, grazie al “contributo significativo” del secondo piano di quantitative easing (allentamento monetario), lanciato a novembre e attraverso il quale l’Istituto centrale Usa sta acquistando 600 miliardi di dollari in titoli del Tesoro. E mentre la disoccupazione si mantiene sopra il livello desiderato dalla Fed, “l’inflazione resta ostinatamente sotto i livelli che i banchieri centrali hanno giudicato coerenti con il nostro mandato di lungo termine”, ha affermato Bernanke, lasciando intendere che in questi due campi la sua presidenza si chiuderà con una sconfitta. Il tasso d’inflazione negli Usa a dicembre si attesta allo 0,5%.

Infine sul nodo del deficit di bilancio, Bernanke ha detto che è necessario “un piano credibile” per riportarlo entro limiti accettabili, ma ha sottolineato che il compito è “particolarmente duro” visto che è “terribilmente alto”, al 9-10% del prodotto interno lordo. Il Presidente ha rassicurato dicendo che il default degli Usa è una probabilità “molto remota” ma ha avvertito che un evento del genere sarebbe “catastrofico” per il Paese. Oggi Standard & Poor’s ha detto che non ha in programma di declassare il rating degli Usa nel medio termine, ma ha ammonito che i rischi sul credito potrebbero aumentare nel lungo termine.

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