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Calcio: un solo campionato per Austria e Svizzera?

L'Austria e la Svizzera si sono già unite per l'organizzazione dei campionati europei del 2008. www.austria.switzerland-euro2008.com

Designate ufficialmente lo scorso dicembre dall'UEFA per organizzare l'Euro 2008, la Svizzera e l'Austria potrebbero unire i loro rispettivi campionati nazionali.

Parecchi esponenti del calcio dei due paesi si sono di recente incontrati in Austria.

Quella di Oberwaldersdorf doveva essere una riunione informale, un’occasione per porre le basi di una riflessione comune. Ma l’attualità e la sensibilità del «dossier» hanno subito suscitato vive e controverse reazioni.

Il fatto è che da entrambi i lati della frontiera austro-elvetica si registrano casi di società calcistiche d’elite in gravi difficoltà, come dimostrato dai recenti fallimenti del Tirol e del Lugano.

Un tiro… di prova

«La proposta austriaca, di unire i campionati dei due paesi, e il fatto che i dirigenti svizzero entrino in discussione, si iscrive in un periodo di ristrutturazione territoriale a livello economico, politico, culturale e sportivo», sostiene il direttore del Laboratorio di dinamica del territorio del Politecnico federale di Losanna (EPFL).

Da parecchi anni, Martin Schüler osserva il calcio svizzero con il suo sguardo di geografo (vedi intervista: Il modello di equilibrio territoriale è sorpassato).

«Buona o cattiva, l’idea di creare un campionato comune tra la Svizzera e l’Austria è attualmente la sola possibilità che permetterebbe ai due paesi di cambiare di classe».

Per il ricercatore dell’EPFL, queste discussioni permettono di lanciare il dibattito in vista dei cambiamenti più profondi che si stanno profilando. E le cui premesse si possono riscontrare nell’attuale Champions League.

Un mercato redditizio per le società ricche

In questo contesto molto precario, la vittoriosa associazione nella conquista dell’organizzazione dell’Euro 2008 ha suggerito qualche idea ai dirigenti calcistici dei due paesi alpini.

Ai loro occhi, un’eventuale fusione e la creazione di una competizione comune servirebbe ad allargare il mercato, seducendo sponsor e televisione e rilanciando così l’attrattiva dei rispettivi campionati.

Niente però permette oggi di affermare che una soluzione del genere permetterebbe alle squadre in difficoltà di uscire dal marasma.

Anzi, tutto fa credere che questo eventuale avvicinamento favorirebbe soprattutto i club più ricchi, che si possono permettere una buona gamma di giocatori.

Quelli che invece attualmente sono appena in grado di sopravvivere, potrebbero essere costretti al fallimento.

La Lega nazionale svizzera è sul chi vive

Il presidente della Lega nazionale svizzera, Jean-François Kurz, riassume bene la situazione. «Tocca alla Lega nazionale esaminare tutto quanto è suscettibile di migliorare il nostro sport. Ma il suo compito è anche quello di non lanciarsi in qualsiasi avventura.»

Rappresentata in Austria dal suo vice-presidente Peter Stadelmann, l’istanza dirigente del calcio svizzero ha già indetto, per la fine del mese, una seduta per discutere questa proposta. Intanto, non c’è altro che aspettare.

La posizione dell’UEFA

Tuttavia, appare evidente che i massimi dirigenti dell’Unione europea di calcio (UEFA) non vedono di buon occhio un’eventuale fusione di due campionati.

E sarebbe proprio l’UEFA a dire l’ultima parola, se mai Svizzera e Austria decidessero di proporre un dossier completo per concretizzare le loro intenzioni.

«Per principio, non siamo molto favorevoli a cambiamenti del genere», ha annunciato il servizio stampa dell’UEFA.

Perché in tal caso, verrebbe rimesso in causa tutto il sistema di qualificazione per le Coppe europee.

swissinfo, Mathias Froidevax
(traduzione: Fabio Mariani)

La Svizzera e l’Austria organizzano insieme l’Euro 2008.
Parecchie squadre dei due paesi sono confrontate a serie difficoltà finanziare:
lo scorso anno è fallito in Austria il Tirol Innsbruck,
quest’anno, in Svizzera, il Lugano.

I dirigenti del calcio svizzero e austriaco si sono incontrati di recente a Oberwaldersdorf, in Austria, per discutere di una formula di campionato comune tra i due paesi.

All’incontro informale hanno partecipato, tra gli altri, il direttore della Lega austriaca, il vice-presidente di quella svizzera e i massimi dirigenti di alcune squadre elvetiche.

Soprattutto nella Svizzera tedesca si riscontra un vivo interesse per questa proposta. I dirigenti del Basilea e del Grasshoppers, per esempio, sperano di poter in tal modo aumentare gli introiti pubblicitari e i diritti televisivi.

La Lega nazionale svizzera discuterà della questione alla fine di aprile.

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