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La Svizzera arriva in treno a casa tua

Quattro vagoni per un treno davvero unico. Svizzera Turismo

Un viaggio attraverso i sensi alla scoperta della Svizzera: è quanto propone la nuova campagna di Svizzera Turismo, partita sabato da Milano con un treno speciale, ricco di giochi e sorprese. Destinazione: Torino, Roma, Padova e Venezia.

I quattro vagoni in sosta al binario 4 non lasciano dubbi sulle loro origini: interamente dipinti di rosso, annunciano a chiare lettere la presenza di un angolo di Svizzera alla stazione di Porta Garibaldi a Milano.

L’obiettivo di questo treno-evento è semplice: guidare il pubblico alla scoperta delle tradizioni, dell’enogastronomia e dell’offerta turistica elvetiche non più attraverso depliant o siti internet, ma direttamente nel cuore delle città italiane. Perché se Maometto non va alla montagna… è la Svizzera ad arrivare direttamente a casa tua.

La scelta del treno quale portabandiera non è certo casuale. Tra i simboli più diffusi, è anche il mezzo più comodo, sicuro ed ecologico per raggiungere e visitare la Svizzera. Partito da Milano il 5 giugno, questo railshow – il primo del genere realizzato in Italia – farà tappa nelle città di Torino, Roma e Padova, per poi concludere il viaggio il 13 giugno a Venezia.

Un viaggio attraverso i sensi

Nel viavai tipico di una stazione, sono in molti i curiosi attratti da questo trenino rosso. Uno sguardo furtivo ai vagoni, una sbirciatina al suo interno, prima di cedere alla tentazione di salire in carrozza. Il biglietto non serve, basta lasciarsi guidare dai propri sensi alla scoperta di ciò che la Svizzera ha da offrire.

Toccare, ascoltare, osservare… È pelle di camoscio o di volpe? È il fischio di un treno o della corriera postale? Chi si avventura su questo treno può mettere alla prova le proprie conoscenze del territorio attraverso semplici giochi sensoriali e approfondirle con l’aiuto di speciali capitreno.

Sul treno per Venezia viaggiano infatti anche i rappresentanti di sette regioni – tra cui Ticino e Grigioni – e di sei aziende, incaricati di portare al pubblico un pezzo della loro terra. Ai passeggeri non resta che stare al gioco per trasformarsi in veri e propri ambasciatori del turismo elvetico, con tanto di facsimile del passaporto rossocrociato e una valigetta in cartone “Made in Switzerland”.

L’obiettivo dichiarato da Svizzera Turismo è di formare entro il 2010 tra i 4 e i 5 mila ambasciatori con un unico segno distintivo: amare la Svizzera e aver voglia di trasmettere questo amore al mondo.

La crisi come opportunità

Un obiettivo che può sembrare a prima vista fin troppo ambizioso in un periodo di crisi economica, dove a risentirne non sono soltanto le esportazioni ma anche il settore turistico.

“La situazione non è delle più rosee” ammette Jürg Schmid, amministratore delegato di Svizzera Turismo, a margine della cerimonia di inaugurazione della campagna. “La gente viaggia e spende molto meno rispetto al passato”. Ma questi cambiamenti di abitudini possono anche avere risvolti positivi: “Invece di puntare su destinazioni esotiche, i turisti riscoprono il fascino delle regioni più vicine, dentro o fuori i confini nazionali”.

Si tratta quindi di puntare maggiorente sui paesi vicini alla Svizzera – come l’Italia, la Francia o la Germania – in modo da trarre comunque beneficio da questa crisi, conclude Schmid.

Una strategia che non deve tuttavia funzionare a senso unico, ricorda Massimiliano Orsatti, assessore al turismo del comune di Milano, ma basarsi su una visione più ampia dei confini geografici e su maggiori sinergie tra Svizzera e Italia.

D’altronde, ama ricordare Orsatti con una punta di ironia, “gli svizzeri sono un popolo interessante, sono gli extracomunitari che apprezziamo di più in Lombardia”. E non a caso, visto che l’Italia è tra le destinazioni turistiche predilette dai cittadini elvetici, con ricadute economiche non indifferenti per il nord e centro Italia.

Non solo montagne

Lanciare una campagna promozionale nel Bel Paese non è comunque un’impresa facile. Su cosa puntare dunque per attirare la curiosità dei turisti italiani? “La Svizzera è apprezzata soprattutto per la bellezza della natura, del paesaggio e in particolare delle sue montagne”, spiega Jürg Schmid.

Un’opinione confermata anche da Carlo, un anziano “passeggero” di questo treno speciale. “Vengo spesso in Svizzera per fare delle gite in montagna”, ci racconta orgoglioso. “È difficile sbagliare strada, tutto è segnalato in modo così preciso, non come in Italia. Appena si varca la frontiera, è come essere su un altro pianeta…”.

La Svizzera però non è soltanto montagne e cioccolato. Jürg Schmid ci tiene a sottolineare come i turisti stranieri stiano riscoprendo le particolarità delle città elvetiche – come Lucerna o Zurigo –, che offrono non solo una grande qualità di vita, ma anche una panoramica culturale degna di nota.

Dal treno… alla bici

Alla cerimonia milanese non è mancato qualche accenno all’evento sportivo dell’anno. Dopo i mondiali di hockey tenutisi in primavera a Berna, a settembre Mendrisio ospiterà infatti i Campionati del mondo di ciclismo su strada.

Si riconferma così lo stretto legame tra il cantone Ticino e gli appassionati delle due ruote, che ai Mondiali del 1953 vide il trionfo di Fausto Coppi a Lugano, nel 1971 di Eddy Merckx a Mendrisio e nel 1996 di Johan Museeuw a Lugano.

In occasione di questo nuovo importante appuntamento sono attese nel Sottoceneri dalle 150’000 alle 200’000 persone. Agli addetti ai lavori spetta dunque il compito di far conoscere al pubblico il patrimonio paesaggistico, culturale e gastronomico del canton Ticino, perché questi mondiali non siano soltanto un evento isolato, ma un trampolino di lancio per una terra tutta da scoprire e da vivere.

Stefania Summermatter, Milano, swissinfo.ch

“La Svizzera arriva a casa tua” è il titolo di una nuova campagna promozionale di Svizzera turismo in Italia.

Una campagna che correrà sui binari del treno – con quattro carrozze “made in Switzerland” – e che toccherà cinque località italiane.

Partenza da Milano il 5 giugno, poi a Torino, Roma, Padova e infine Venezia.

L’idea è quella di fare conoscere la Confederazione con una modalità comunicativa più vicina alla gente. Tra le altre iniziative, la formazione di 4-5 mila ambasciatori del turismo svizzero entro il 2010.

Dal 2004 l’Italia è il secondo partner commerciale della Svizzera (con una quota parte al commercio estero del 9,7% nel 2007), dopo la Germania (26,3%%) e davanti alla Francia (8,9%).

L’Italia è il secondo fornitore (11% delle importazioni elvetiche) e rappresenta per la Svizzera il terzo mercato di esportazione (9%).

Per l’Italia,la Svizzera è il sesto mercato di esportazione e occupa l’11esimo posto tra i fornitori. Nel 2007 le esportazioni svizzere verso l’Italia (+ 11%) e le importazioni in provenienza dal Bel Paese (+ 11%) sono state caratterizzate da una notevole progressione.

Nel 2007 le esportazioni elvetiche in Italia hanno raggiunto i 17,6 miliardi di franchi, mentre le importazioni dal Bel Paese si sono attestate a 20,4 miliardi di franchi.

La bilancia commerciale con l’Italia è tradizionalmente deficitaria. L’Italia del Nord, compresa la Toscana, rappresenta oltre il 75% del commercio con l’Italia.

(fonte: SECO, dati aggiornati al 17.12.2008)

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