Riserve sull’utilizzo di proiettili espansivi da parte delle polizie cantonali
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) considera problematico dal punto di vista umanitario l'uso dei nuovi proiettili espansivi. Questo nuovo tipo di arma è auspicato dalle polizie cantonali per meglio «immobilizzare» i presunti delinquenti.
Il portavoce del DFAE Livio Zanolari, interrogato dall’ats, ritiene che l’uso di queste pallottole con effetto più dirompente non sia coerente con l’impegno della Svizzera in favore del diritto umanitario. Per il DFAE bisognerebbe approfondire la questione della conformità delle ferite provocate da queste munizioni con il diritto internazionale.
«Dal punto di vista della tradizione e della coerenza della nostra azione in favore del diritto umanitario sulla scena internazionale, la Svizzera si impegna a rispettare le regole fondamentali, e in particolare per quanto riguarda le armi che provocano sofferenze superflue», ricorda Zanolari.
Per la capacità di deformarsi nel corpo umano, i colpi espansivi fanno parte della famiglia delle dum-dum (»inventate» dai soldati britannici nell’omonima località indiana vicino a Calcutta per sedare la rivolta dei Chital nel 1985), che sono proibite dalla Convenzione internazionale dell’Aia del 1899, perché «responsabili di ferite crudeli e inutili». Tale munizione è vietata dal diritto internazionale in tempo di guerra.
Ma i proiettili che vorrebbero le polizie cantonali non si frammentano. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha detto che li disapprova, pur ammettendo che l’azione della polizia non può essere paragonata ad una guerra e che la sua attività non è legata al diritto internazionale umanitario.
La conferenza di comandanti cantonali di polizia, pochi giorni fa, ha ribadito che i normali proiettili da 9 mm sono poco efficaci per rendere inoffensivo un delinquente: secondo uno studio, in oltre la metà dei casi seppur colpiti essi sono in grado di darsi alla fuga o rispondere al fuoco.
Le pallotole espansive, deformandosi nell’impatto, provocano invece ferite leggermente più gravi, immobilizzando la persona colpita. Ci sono inoltre molto meno rischi che esse attraversino il corpo e vadano a ferire altre persone.
L’auspicio delle polizie cantonali di avere in dotazione tale munizione ha già provocato, il 19 giugno, un intervento parlamentare da parte del consigliere nazionale Paul Rechsteiner (PS/SG). Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) sta preparando una risposta.
La decisione definitiva sull’uso di queste pallottole è di competenza dei singoli direttori cantonali di giustizia e polizia. Una raccomandazione di questi ultimi è attesa nella loro conferenza di novembre.
swissinfo e agenzie
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