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Satelliti spia per scovare le prigioni segrete

Dick Marty vuole utilizzare immagini satellitari per spiare la CIA Keystone

Il politico elvetico Dick Marty ritiene che l'utilizzo di immagini satellitari potrebbe servire a scoprire se in Europa dell'Est esistono carceri segrete della CIA.

Il senatore ticinese è stato incaricato dal Consiglio d’Europa di accertare la veridicità della notizia dell’esistenza di queste prigioni, pubblicata dalla stampa statunitense.

Secondo quanto rivelato dal «Washington Post», l’agenzia di spionaggio e controspionaggio americano (CIA) disporrebbe in Europa dell’Est di un centro per interrogatori segreti dei presunti membri di Al Qaida.

Dick Marty, relatore della Commissione Affari legali e diritti dell’uomo dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, dovrà appurare se la notizia corrisponde alla realtà.

Per le sue indagini, vorrebbe avvalersi di immagini satellitari: «Con l’aiuto di coordinate geografiche precise, sarebbe possibile ottenere immagini satellitari ad alta definizione, scattate in diversi momenti fra l’inizio del 2002 e oggi», spiega il senatore ticinese in una nota pubblicata a Strasburgo. A tal proposito, Marty precisa di aver contattato il Centro satellitare dell’Unione europea a Torrejon, in Spagna.

Cita inoltre «luoghi precisi sospettati di nascondere centri di detenzione» secondo l’associazione Human Rights Watch: l’aeroporto di Szymany, nel nord-est della Polonia, l’aeroporto militare di Mihail Kogalniceanu, nel sud della Romania, un altro aerodromo romeno e la base militare di Fetesti, sempre in Romania.

Detenzione illegale

«È chiaro che non possiamo limitarci alla sola questione delle prigioni segrete», aggiunge Marty, «bisognerà includere anche quella dell’uso – o dell’abuso – di infrastrutture situate nei nostri paesi da parte degli Stati Uniti a fini di detenzione illegale, anche di breve durata».

Secondo Human Rights Watch, in 31 aereoporti europei sarebbero transitati prigionieri detenuti illegalmente dai servizi segreti americani. Il parlamentare ticinese intende fare ricorso a Eurocontrol, l’organizzazione europea incaricata di controllare il traffico aereo, per stabilire la verità.

«Non per accusare un paese in vista di sanzioni – afferma Marty – ma per inviare un messaggio chiaro e forte: anche in nome della guerra contro il terrorismo, le pratiche illegali e inumane di arresto, trasporto e detenzione di qualsiasi durata di prigionieri sospettati di qualsiasi crimine non possono esser tollerare da uno Stato membro del Consiglio d’Europa».

swissinfo e agenzie

Dick Marty è nato nel 1945 a Sorengo, Ticino.
Membro della Camera alta del parlamento elvetico dal 1995.
Rappresentante del partito liberare radicale, Marty è dottore in diritto, consulente giuridico ed economico.
Membro delle seguenti commissioni del Consiglio degli Stati: politica estera, economia, affari giuridici, redazione.
Membro dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.
Il 7 novembre 2005 è stato nominato presidente della Commissione europea degli affari giuridici e dei diritti umani.

Il Consiglio d’Europa (1949) è la più antica organizzazione politica del continente. La sede è a Strasburgo, in Francia.

Raggruppa 46 paesi, 21 dei quali situati in Europa centrale e orientale.

La Svizzera vi ha aderito nel 1963.

Si tratta di un’organizzazione distinta dall’Unione europea (25 membri).

Il Consiglio d’Europa si prefigge di difendere i diritti umani e la democrazia parlamentare.

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