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Alcol ai giovani, violazioni per un venditore su quattro

bicchieri di birra
Keystone-SDA

Nel 2024 un quarto dei punti vendita ha distribuito illegalmente alcolici a giovani. Il dato è più o meno rimasto stabile nel paragone con l'anno precedente, indica in un comunicato diramato oggi Dipendenze Svizzera.

(Keystone-ATS) Più precisamente, la percentuale, che si basa su test effettuati su tutto il territorio nazionale, si è attestata al 25,2%, in leggero calo rispetto al 27,3% dei dodici mesi prima. “I tassi variano nel corso degli anni, ma nel complesso diminuiscono solo molto lentamente”, constata Dipendenze Svizzera.

Gli acquisti test svolti lo scorso anno – oltre 10’500 – mostrano anche che il personale ha chiesto esplicitamente l’età e/o un documento d’identità nel 78,4% dei casi. Un risultato di fatto invariato in confronto al 2023 (78,2%).

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Differenze emergono a seconda del tipo di punto vendita. Le stazioni di servizio registrano il tasso di infrazioni più basso, con il 19,7% di vendite illegali. Seguono le catene di supermercati e i grandi rivenditori (25,1%), poi i ristoranti e i bar (31,2%). La quota di trasgressioni è ancora più elevata durante manifestazioni ed eventi (35,7%) e nei bar e pub (43%).

Per quanto riguarda la vendita online, la situazione è più problematica e gli ordini vengono evasi “nella stragrande maggioranza dei casi”, osserva Dipendenze Svizzera. Il più delle volte, l’età non viene controllata al momento dell’ordine, né alla consegna.

La fondazione è tuttavia fiduciosa che la situazione migliorerà. Con l’entrata in vigore alla fine del 2024 di un nuovo articolo di legge, tutti i cantoni possono ormai sanzionare i punti vendita che commettono infrazioni in occasione di acquisti di prova.

“I cantoni hanno ora modi più semplici per far rispettare il limite di età. Per proteggere i giovani, è necessario che li applichino sistematicamente”, sottolinea Tania Séverin, direttrice di Dipendenza Svizzera, citata nella nota.

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